TEMPERATURE ALTE
La nostra Siberia è senza ghiaccio
In Valganna le cascate non gelano, sulla Torba non si può pattinare: colpa dei cambiamenti climatici?

È una tradizione, quasi un must. La Befana - ma anche prima, durante le feste - si va a pattinare alla Torba di Ganna. E per chi arriva da fuori, uno scatto con lo smartphone alla cascata di ghiaccio alle Grotte.
Era una tradizione. Già perché quest’anno, questo inverno, non c’è né l’uno (il pattinaggio) né l’altro (lo spettacolo alle Grotte). Una situazione davvero anomala, un piccolo paradigma prealpino dei cambiamenti climatici.
La Siberia del Varesotto - così è soprannominata la Valganna - non sta tenendo fede alle attese. Troppo alte le minime, al mattino quasi non c’è nemmeno traccia di gelido, e troppo alte le massime che sono lì per far già sbocciare qualcosa e non assecondano il letargo della fauna selvatica. I casi più eclatanti restano comunque la Torba (o torbiera) di Ganna che non ha lo strato di ghiaccio necessario per scorazzare coi pattini e la cascata delle Grotte, ridotta ad acqua, come in tarda primavera ed estate.
«Eh sì, è davvero un inverno strano, almeno per ora» conferma il sindaco Bruna Jardini che da valgannese doc conosce (e ancora pratica) il pattinaggio alla Torba. In realtà, questo divertimento va in scena anche al lago di Ghirla, ma solo quando c’è freddo polare e riesce a formarsi il ghiaccio resistente. Non è il caso di adesso, il caso contingente. E suscita, come detto, stupore perché, pur con inverni più miti e altri più gelidi, all’inizio dell’anno, il pattinaggio alla Torba e i «denti di ghiaccio» alle Torba non sono mai mancati. E anzi, tanto per fare un esempio: nel 2015, la cascata di ghiaccio, alle Grotte, andava da cima a terra, quindi una ventina di metri. Uno spettacolo che negli ultimi tre anni, che non sono stati poi così polari e hanno fatto registrare poche nevicate, si era manifestato a dicembre, nel 2017 già all’Immacolata. Ora niente. E parafrasando il titolo di un romanzo storico, proprio legato alla Valganna e ai pattini sulla Torbiera, il ghiaccio stavolta non canta. Ma i vecchi di Ganna invitano alla cautela prima di archiviare la stagione come «calda». Sì perché nella Siberia del Varesotto non mancano i colpi di scena in piena primavera: senza andare troppo lontano nel tempo, il 28 aprile 2017 nevicò in Valganna e le temperature precipitarono. Quanto poi a freddo record, nel 2012 si registrò un duraturo -20. Il primato nel 1956: -29. Altri tempi.
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