IL PROVVEDIMENTO
Valico di Ligornetto, stop alle auto
Penalizzati i frontalieri: da domani chiusura al traffico nelle ore di punta dei giorni feriali

Ligornetto chiude e i frontalieri dovranno scegliere fra incolonnarsi al valico di Gaggiolo, oppure fra San Pietro e Stabio. O, ancora, allungare la strada passando da Saltrio-Arzo.
Dopo due anni di sospensione a causa di un ricorso sul provvedimento da parte del Comune di Stabio al Tribunale cantonale amministrativo, da domani, lunedì 18 ottobre, ripartirà il blocco. La decisione riguarda il territorio elvetico, ma impatta pesantemente soprattutto sui frontalieri della Valceresio che utilizzano il valico di Clivio-Bellavista come scorciatoia per evitare l’ingorgo di Gaggiolo. E invece, proprio sulle strade utilizzate dai lavoratori italiani pendolari col Canton Ticino, ci sarà la chiusura del traffico negli orari in cui passano le automobili italiane in andata e di ritorno dal lavoro.
Nel nucleo storico della frazione del Comune di Mendrisio, infatti, sarà vietato il transito, dal lunedì al venerdì, dalle 5 alle 8 e dalle 16.30 alle 19:30, a eccezione del servizio a domicilio, velocipedi e ciclomotori, oltre che di residenti e mezzi di emergenza.
Nei primi giorni della reintroduzione delle prescrizioni sarà comunque presente del personale per sensibilizzare nuovamente i viaggiatori sui cambiamenti a livello di viabilità. Dopo questo periodo di transizione, però, vi è da attendersi che si passerà alla repressione: nel 2015, per esempio, quando fu introdotta per la prima volta questa misura, a pochi mesi dalla chiusura si verificò una “strage” di multe, sessanta da 100 euro in poco meno di due ore, a cui ne seguirono altre in diversi momenti.
Di certo, vista l’impossibilità di utilizzare il varco di Clivio-Bellavista, domani gli automobilisti potranno scegliere fra tre soluzioni: infilarsi in colonna a Gaggiolo, utilizzare il valico di Clivio-San Pietro o passare da Saltrio. Risultato: tempo perso e nervosismo da incolonnamento alle stelle. Oppure ci sarebbero una quarta e una quinta via: organizzarsi coi colleghi per compiere un car-pooling, oppure salire sul treno dell’Arcisate-Stabio.
Sul fronte svizzero, quando venne introdotta nel 2015, la sperimentazione del traffico fu ritenuta un successo: secondo quanto comunicò il municipio di Mendrisio, in un anno la circolazione di auto in queste fasce orarie critiche si dimezzò e una netta diminuzione di passaggio fu notata anche alle dogane di Arzo e della Cantinetta. D’altronde, è da decenni che gli svizzeri le provano tutte per “eliminare” qualche auto con targa italiana che invade le strade ticinesi, a partire dai 70.000 frontalieri che valicano la frontiera per andare a lavorare.
Tendenza inversa ai valichi del Gaggiolo e di San Pietro, tanto che furono decisamente meno soddisfatti, a Stabio, su cui si riversarono le auto stoppate a Ligornetto. E non si osa immaginare che cosa potrebbe accadere se anche Stabio dovesse adottare lo stesso divieto.
Per ora, pare non sia il caso. Anzi, Stabio prosegue la sua battaglia: dopo aver perso il ricorso al Tribunale amministrativo cantonale, ora ne è stato avanzato un altro al Tribunale federale per bloccare il provvedimento dei vicini di casa.
Come finirà? Per ora, da lunedì, il blocco di Ligornetto è certo. Del doman non c’è certezza.
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