IL CASO
Vannacci in classe: il Newton di Varese dice no
L’82% dei docenti contrario all’incontro

Salta la visita di Roberto Vannacci all’Istituto “Isaac Newton” di Varese. Il corpo docente ha respinto la proposta di organizzare un incontro con il generale: solo l’8% dei professori si è detto favorevole, il 10% si è astenuto e oltre l’82% ha votato contro. Una bocciatura netta che chiude, almeno per ora, la porta all’idea di portare il dibattito politico tra i banchi.
L’iniziativa era stata presentata come occasione di confronto sui temi dell’educazione civica e della partecipazione, ma la maggioranza degli insegnanti ha giudicato inopportuno ospitare un personaggio così divisivo. Nello stesso istituto, invece, è stata approvata la proposta di invitare la giornalista d’inchiesta Rajae Bezzaz di Striscia la Notizia, con oltre il 60% di consensi: due percentuali, due visioni del dialogo formativo.
Eppure, fino a pochi giorni fa, dal Team “Angelo Vidoletti” — la realtà varesina che sostiene Vannacci e ne promuove l’attività sul territorio — si parlava della scuola come di un passaggio naturale del percorso iniziato ad Azzate. In quell’occasione, durante la “Risottata Decima”, il generale, collegato in video, aveva esortato i suoi a «entrare nelle scuole come Charlie Kirk», evocando il modello americano di attivismo identitario.
Poi la sequenza di incidenti. Prima Morazzone: il Team Vidoletti aveva annunciato un incontro pubblico con Vannacci e, nello stesso comunicato, sfidato il sindaco di Varese Davide Galimberti a un confronto diretto. Ma il sindaco di Morazzone — il Comune che avrebbe dovuto ospitare la serata — ha smentito qualsiasi prenotazione della sala civica, chiarendo che nessuna richiesta era mai arrivata. Nel giro di poche ore il Team ha rinunciato, parlando di «impossibilità di gestire liberamente l’evento».
Ora anche la scuola dice no. Due stop in pochi giorni che ridimensionano la spinta a “vannaccizzare il territorio”, slogan ricorrente nelle comunicazioni del gruppo. Sullo sfondo, i primi malumori interni: voci di defezioni importanti e di un possibile nuovo coordinamento locale più allineato alla linea della Lega. In questo intreccio di appartenenze e autonomie, il “no” del Newton assume un valore simbolico: non tanto contro un nome, quanto contro un clima. Ma la partita resta aperta. E se a Varese la porta si chiude, non è detto che altrove qualcuno non decida di aprirla.
GAZEBO A VARESE
Intanto domani, sabato 18 ottobre, il team Vannacci Vidoletti sarà presente con un gazebo informativo in via del Cairo 4 a Varese, dalle 10 alle 18, «per incontrare i cittadini e confrontarsi sui valori e le iniziative promosse dal team». Durante la giornata, «sarà possibile approfondire i temi legati alla visione dell’associazione, condividere idee e proposte per il territorio e tesserarsi». Dalle 14 alle 16, inoltre, sarà presente un istruttore di autodifesa, Stefano Gallucci, «che offrirà dimostrazioni pratiche e informazioni utili per la sicurezza personale».
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