IL CASO
Bollettino parrocchiale nella bufera
Le esternazioni di don Armando Bosani agitano i social

Possibile paragonare Greta Thunberg ad Adolf Hitler e il movimento delle sardine ai bolscevichi della prima ora?
Per il bollettino parrocchiale “Il mantice”, certamente sì. È stato fatto sul numero di domenica, in una sola pagina intitolata “Cosa lega Lenin, le Sardine, Greta, Hitler e la Ue”. Quelle successive, a diversa firma, propongono confutazioni ai cambiamenti climatici e un’elegia del “maschio bianco eterosessuale creazionista cattolico e per giunta armato”, che non godrebbe di buona fama solo a causa di un complotto orchestrato da “isterici”: più o meno ciò che, a cadenza settimanale, propone da anni il bollettino ultra-reazionario di don Armando Bosani, finito altre volte al centro di polemiche.
Stavolta però il putiferio che ne è seguito ha consegnato il paese e il suo parroco ad un’esposizione mediatica di livello nazionale.
A regalare loro una ribalta che in realtà è stata una gogna ha concorso soprattutto Selvaggia Lucarelli, volto noto del piccolo schermo, giornalista e blogger seguitissima da oltre 1 milione e 300 mila contatti solo su Facebook.
Proprio sul social la giornalista ha rilanciato gli articoli in questione invitando a «leggere attentamente il giornalino della parrocchia di Vanzaghello, vicino Milano».
Ha poi facilmente ironizzato sul loro contenuto e ricordato sommariamente i procedenti del “parroco locale”, che già nel 2016 si attirò l’attenzione generale a causa di pesanti esternazioni omofobe: «Riguardo il giornalino aveva detto che è la risposta alla sovversione generale e alla decadenza civile e morale che attraversa la nostra società» scrive Lucarelli. E conclude: «Andate a messa da lui. E poi scambiatevi il segno di pace, mi raccomando».
Nel giro di qualche ora, il post totalizza oltre 400 commenti, quasi 300 condivisioni e circa 2.000 reazioni di varia natura. Tra queste non mancano quelle dei vanzaghellesi e di altri residenti nel circondario, che a seconda stigmatizzano il sacerdote, augurandosi che venga rimosso con tanto di segnalazione o link all’account del pontefice, oppure tentano una sua difesa più o meno convinta, rammaricandosi pressoché unanimemente per quanto ci ricava il paese in fatto di cattiva reputazione.
Per quanto i meriti di avere portato la questione a livello nazionale vadano accordati certamente alla Lucarelli, la genesi della nuova bufera su don Armando segue però la strada politica. I primi a stigmatizzare i contenuti del bollettino sempre tramite social-network sono stati infatti Silvia Roggiani, segretaria provinciale del Pd, e Ferdinando Borgatello, segretario del Pd di Vanzaghello, stanchi del clima che circonda il parroco e non di meno consapevoli del ruolo da lui avuto nel successo della coalizione di centrodestra alle ultime elezioni.
© Riproduzione Riservata