RESIDENTI SCONVOLTI
«L’ho vista buttarsi nel vuoto»
La testimonianza di una donna che abita nella palazzina della tragedia a Vanzaghello

«L’ho vista proprio buttarsi: aveva addosso qualcosa di color nero, sembrava quasi una vestaglia, ed era molto chiara in volto. Aveva la gamba al di là della ringhiera sulla terrazza all’ultimo piano. Ho fatto in tempo a pensare «Oddio, ma cosa sta facendo? E si è gettata».
RESIDENTI SCONVOLTI
È agghiacciante la testimonianza di una residente di via Arno che ha assistito alla scena con cui si è tolta la vita Daniela Randazzo, 57 anni.
I residenti raccontano di un grosso colpo udito circa mezz’ora prima del tonfo nel vuoto della povera donna: forse era il colpo di pistola costato la vita a Franco Deidda, 62 anni.
«All’inizio non ci ho pensato - continua la vicina di casa - ma pensandoci bene potrebbe essere stato effettivamente uno sparo».
Quella di via Arno appare come una zona tranquilla, non lontana dal centro, dove però non tutti si conoscono. L’abitazione al civico 2 avrebbe anche fatto registrare un certo viavai di inquilini negli anni. Attualmente risultavano occupati, tutti da cittadini italiani, sei o sette appartamenti.
LA TRAGEDIA
Gli inquirenti pensano di avere chiarito la dinamica della tragedia avvenuta ieri pomeriggio, tra le 14 e 15, nella palazzina al civico 2 di via Arno. L’unica cosa certa è che due persone sono morte e che una di esse si è sicuramente suicidata buttandosi dal secondo piano, ma per gli inquirenti ci sono pochi dubbi che si sia trattato di un omicidio-suicidio. Un’altra ipotesi poteva essere quella del doppio suicidio: prima si sarebbe tolto la vita l’uomo, poi la donna, forse in preda alla disperazione, si sarebbe buttata di sotto. Ma è stata scartata, e si è optato per quella più forte: che sia stata proprio la cinquantasettenne a sparare all’uomo per poi gettarsi di sotto, forse addirittura sparandosi mentre si gettava nel vuoto.
Restano molte cose comunque da chiarire, a partire dal motivo del gesto, né si sa neppure con sicurezza in che relazione fossero i due. Lui sarebbe separato, e probabilmente lei lo frequentava da poco, tanto che i vicini non la conoscevano; sul campanello all’ingresso figurava solo il nome dell’uomo. All’arrivo dei soccorritori in tanti hanno pensato a un gesto volontario della donna, senza sapere del secondo cadavere in casa. Poi il quadro della tragedia si è pienamente definito anche nei suoi contorni.
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