A tavola in chiesa per aiutare chi ha bisogno
Stasera la cena di Varese Solidale. Il ricavato devoluto a quattro realtà che si occupano di fragili e bisognosi

Anche in chiesa, “Aggiungi un pasto a tavola”. Come in Santa Maria in Trastevere, dove Papa Francesco sfamava i senza tetto, anche la chiesa della Brunella – su invito del parroco don Gabriele Gioia - questa sera, sabato 3 maggio, si è aperta ad accogliere un momento conviviale, la cena di Varese Solidale. Le panche sono state spostate per poter piazzare i tavoli, dove hanno trovato posto 350 persone, tra istituzioni, associazioni di volontariato e utenti delle mense dei bisognosi. Presenti il prefetto Salvatore Pasquariello, l’onorevole Maria Chiara Gadda e la giunta del Comune di Varese quasi al completo, il direttore dell’ufficio scolastico provinciale Giuseppe Carcano e tanti altri, tra cui Federico Visconti, presidente della Fondazione Comunitaria del Varesotto.
«La solidarietà è stata al centro della città, durante la mattinata con “la cattedra della carità”, un momento di incontro e di ascolto sul tema della grave emarginazione, che ha permesso di entrare nelle storie degli ultimi, affinché queste possano insegnare qualcosa agli altri - ha detto don Matteo Rivolta, responsabile della Caritas della zona pastorale e del Decanato di Varese ripercorrendo la giornata “Varese Solidale” di ieri –. In corso Matteotti, le persone che di solito lavorano dietro le quinte si sono messe in mostra negli stand: sono coloro che quotidianamente incontrano chi è in difficoltà, aiutando a vincere la solitudine. La cena è un momento di incontro per tutte le persone che hanno il coraggio di mettere del proprio in beneficenza affinché nessuno resti indietro».
I fondi raccolti attraverso la cena verranno distribuiti alle quattro realtà che a Varese sfamano i bisognosi: Banco Non Solo Pane, Farsi Prossimo Ets, Pane di Sant’Antonio e Croce Rossa Italiana. Contestualmente, le associazioni di volontariato hanno iniziato a vendere i biglietti della lotteria, il cui ricavato verrà assegnato al 50 per cento alle 4 associazioni sopracitate, e nella restante parte alle associazioni sulla base dei biglietti venduti.
«Questa cena è una tradizione consolidata, cosa che dimostra come questo territorio abbia voglia di aiutare» ha commentato il sindaco Davide Galimberti. La serata è stata animata da Max Laudadio. Ai fornelli, gli alpini di Varese e i Monelli della Motta. I ragazzi del De Filippi si sono occupati del servizio
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