CEDRO MALATO
Addio al Piantone
Lo storico albero è da abbattere. Un sondaggio fra i cittadini decreterà l’intervento migliore

Il Piantone è morto, ma non morirà. Anzi, a decidere il futuro di uno degli angoli più amati dai varesini, saranno i varesini stessi.
Purtroppo, come si può notare a vista d’occhio, il piantone fra via Veratti e via del Cairo sta esalando gli ultimi respiri.
Anche gli studi di Palazzo Estense mostrano che la salute del cedro è compromessa e che le sue attuali condizioni creano un problema di sicurezza.
E così è iniziato il percorso per pensare al dopo: l’Amministrazione ha presentato la sua proposta per mantenerne viva la memoria, ma chiede ai cittadini idee alternative.
Quella lanciata da Palazzo Estense prevede di realizzare al suo posto un’opera dal titolo “Ci vediamo al Piantone! - La storia di Varese vista dall’albero di via Veratti”.
Il progetto consisterebbe nel realizzare una sezione del tronco e, grazie ai cerchi contenuti all’interno disegnati nel corso dei suoi anni di vita, narrare, con l’ausilio di grafiche e pannelli, quanto avvenuto in contemporanea nella Città Giardino. Tuttavia, fino a lunedì 8 luglio, i varesini potranno presentare al municipio le loro idee alternative, inviandole per mail alla casella piantone@comune.varese.it.
Quelle che risponderanno alle caratteristiche di fattibilità economica e progettuale verranno poi inserite all’interno di un sondaggio pubblico.
Come già avvenuto per il telone che copre la Caserma Garibaldi e per la futura collocazione del mercato, i cittadini potranno esprimersi a favore della proposta definitiva.
A indicare il percorso di partecipazione sono stati ieri sera, venerdì 21 giugno, in un incontro pubblico al Salone Estense il sindaco Davide Galimberti, il vicesindaco e agronomo di fama internazionale Daniele Zanzi e l’assessore all’Ambiente Dino De Simone: «Il Piantone - ha affermato quest’ultimo - è parte della storia di Varese. Le sue condizioni ci rattristano, ma dobbiamo guardare avanti. A spingere questa nostra decisione è stato essenzialmente il fattore sicurezza: lasciare ancora a lungo il cedro così com’è ora, infatti, potrebbe portare a seri rischi per l’incolumità di quanti passano ogni giorno in via Veratti».
Insomma, il mega cedro resterà come simbolo della vita che, come avviene per tutti gli esseri viventi del pianeta, ha un inizio, un cammino e una fine.
Inoltre è stato annunciato che la vita del Piantone diventerà anche un libro, dal titolo “Cedro una volta” e, a scriverlo, saranno tutti coloro che hanno un ricordo particolare legato a questo “monumento” verde. Una prima raccolta di pensieri e racconti è già cominciata e ora continuerà sul web, grazie allo stesso indirizzo mail utilizzato per i progetti.
Da ultimo verrà studiata la possibilità di piantare, in parchi e scuole della città, alcuni “cloni” del Piantone, realizzati tramite innesti di quelle parti del cedro ancora recuperabili. E chissà che un giorno la Città Giardino non possa diventare anche la capitale dei cedri giganti.
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