IL LUTTO
Addio al professor Zerba
Folla ai funerali dell’insegnante di francese del Liceo Cairoli. Il suo ultimo messaggio: «Continuate a sorridere»

«Ero giovane così a lungo che non mi vedevo invecchiare».
Il 2 luglio scorso, pur sapendo d’essere avviato a una fine prossima, Carletto Zerba, docente di francese del Liceo classico “Cairoli” di Varese ha voluto regalare un’altra traccia, l’ennesimo spunto di riflessione ai suoi allievi e a quanti continuavano a seguirlo da virtuale distanza. Scelse una frase del rocker Jean-Philippe Smet, alias Johnny Hallyday, che l’ha preceduto negli sconfinati sentieri del mistero un anno e mezzo fa.
Quello di Carletto Zerba è stato sino alla fine - ammesso che ve ne sia una - uno spirito assai contagioso: l’han dimostrato stamane, sabato 17 agosto, i suoi ex allievi e collaboratori che han voluto salutarlo dall’altare della chiesa di Sant’Antonio Abate, alla Brunella.
Oggi era, per l’appunto, il 17 agosto, tempo di vacanza per i più eppure la chiesa s’è gremita per l’addio al prof.
C’erano, stretti alla moglie Luigina Guasti, medico all’ospedale di Circolo, e al figlio Francesco, parenti, alunni, ex alunni, colleghi, personale scolastico e amici d’una vita.
Carletto Zerba aveva 65 anni, l’età della pensione cui sarebbe approdato il prossimo 1 settembre. La scorsa primavera, complice la malattia svelatasi all’improvviso, aveva dovuto rinunciare alla quotidiana fatica della cattedra. Una fatica per lui relativa, perché Zerba ha vissuto per la scuola e l’ha fatto fino in fondo, cioè sino al punto di costruire un terreno d’incontro tra mondi vicini eppure lontani, costruendo col pretesto dell’insegnamento della lingua straniera, il francese, un ponte sopra il pregiudizio, sopra la burocrazia, sopra l’ignoranza.
Di lui resta il ricordo di chi ha avuto il privilegio di camminargli accanto ma anche un angolo in cui conoscere spunti dell’umanità che provava sempre a trasmettere a chi incontrava: un blog, le memorie del prof, rigorosamente in francese e animato dalla voce alta della poesia e della letteratura in generale.
L’ultimo suo messaggio in questo blog, risale al 10 luglio scorso: una grande fotografia apre la pagina raccontando d’un corso d’acqua che incontra il mare. Sullo sfondo, vele vicine e lontane e subito sotto il pensiero dedicato agli studenti diplomati “due volte” nell’ultima maturità dell’Esabac cairolino: «Sorridete... continuate a sorridere. Voi siete sul vostro blog».
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