IL LUTTO
Addio al re dei presenzialisti tv
Alessandro Cocco, 33mila passaggi in tv, si è spento sabato
È mancato sabato 4 gennaio, nell’ospedale di Legnano dove era ricoverato da qualche giorno per una broncopolmonite, Alessandro Cocco, 78 anni, il re dei presenzialisti tv.
«Cruccio delle madri è non sapere dove si trovi il figlio. A me è sempre bastato accendere la tele». Per capire chi fosse bisogna partire da questa frase pronunciata con un sorriso dalla mamma. Esagerata? Solo in parte se si considera come il suo pupillo, poi tale anche per Rai e Mediaset, sia a un certo punto diventato - carta canta - il re dei presenzialisti tv. Nato nel 1942 a Valdagno, provincia di Vicenza, varesino d'adozione, Cocco era un imprenditore. Ma al successo professionale bisognava aggiungere qualcosa. Scoprì cosa guardando la tv con amici. Uno di loro disse: «Sarebbe bello essere lì», immediata la replica di Alessandro: «Scommettiamo che un giorno mi vedrete?». Vinse. Agli altri, il 2 novembre 1976, toccò vederlo su TeleAltoMilanese, inquadrato mentre infilava una spina. Poi, una comparsata dopo l’altra, il Guinness dei Primati (10.063 presenze e, repliche comprese, 33.194 passaggi tv solo fermandoci al 31 dicembre 2016) e un posto sull'Enciclopedia della Televisione, Garzantina a cura di Aldo Grasso, che lo inserisce tra le CNN e Cochi e Renato.
La famiglia ha fatto sapere che l’estremo saluto sarà dato in forma strettamente privata..
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