LAVORI IN CORSO
Varese, al via il restauro di Villa Andrea
Iniziati in questi giorni gli interventi alle Ville Ponti per la messa in sicurezza e la valorizzazione dell’opera

È uno dei gioielli architettonici, artistici e ambientali del nostro territorio. E Camera di Commercio Varese l’ha in cura dalla prima parte degli anni Sessanta: si tratta del complesso di Ville Ponti, dove, da qualche giorno, hanno preso il via i lavori a Villa Andrea, per la messa in sicurezza e la valorizzazione della facciate dell’opera che fu ideata dall’architetto Giuseppe Balzaretto, portata a compimento nel 1870.
L’INTERVENTO
L’iter di risanamento della facciata, a dieci anni dal precedente intervento restaurativo, datato 2012-2013, aveva preso avvio con le verifiche della situazione dei suoi elementi costruttivi e decorativi, tra cui cornicioni, balaustre, lese, pinnacoli e guglie e costantemente monitorati. A seguire, il via libera della Soprintendenza al progetto di risanamento dei prospetti esterni così da poter procedere con la progettazione esecutiva e la gara d’appalto, che ha portato all’aggiudicazione dei lavori alla società Gasparoli Srl di Gallarate: «Quello di garantire non solo l’operatività di un centro congressi che ha il grande pregio di abbinare dotazioni tecnologiche e funzionalità ad alto profilo - spiega il presidente di Camera di Commercio Varese, Mauro Vitiello - ma anche la continuità nella bellezza di un patrimonio di inestimabile valore quale Ville Ponti è un impegno che il nostro ente sente come doveroso. Questo nei confronti dei cittadini tutti e, in particolare, delle giovani generazioni, ma anche del mondo imprenditoriale, che trova in questo ambiente di grande fascino un luogo ideale per congressi, convention e ogni attività che faciliti il networking per lo sviluppo di progetti e iniziative proprie del sistema economico».
«UN MONUMENTO UNICO»
A sua volta, Paolo Gasparoli, direttore tecnico dell’azienda che sta svolgendo i lavori a Villa Andrea, evidenzia: «Un intervento di restauro è sempre un momento di conoscenza, sebbene questo in corso ,sia un cantiere che si pone in sequenza con quelli precedenti, che testimoniano una continuità di attenzione e cura del patrimonio da parte di Camera di Commercio. Qui sta, mi pare, il pregio e il senso di questo intervento. La cura attenta amorevole delle testimonianze del passato, unica possibilità di tramandare al futuro quello che “abbiamo avuto in dono”, come direbbe Ruskin, si attua attraverso attività più propriamente manutentive, continue e costanti. È l’unico modo per garantire la conservazione delle permanenze materiali e i dati di identità e di autenticità che rendono unico e irripetibile il monumento. Ed è quello che stiamo facendo con le nostre maestranze. Persone altamente qualificate e in continuo processo formativo: sono uomini e donne che uniscono a doti pratiche e nozioni tecniche, una formazione culturale composita, un’attitudine all'intervento non standardizzato. La conclusione del cantiere, dunque, non sarà il termine definitivo di un’operazione di “restauro” ma un momento di passaggio tra un intervento di cura e il prossimo. A beneficio del monumento e della società nel suo complesso».
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