IL PROCESSO
«Obbligata a far sesso, teneva un coltello sotto il cuscino»
La testimonianza di una donna albanese angariata dal marito

Le prime botte erano arrivate tre giorni dopo il matrimonio in Albania, «perché avevo cambiato lo smalto delle unghie». E le ultime poco prima del Natale 2021, quando il marito violento se la prese non solo con la moglie, rea di non aver fatto la spesa nel modo giusto (nei sacchetti non c’erano alcolici), ma anche con i due figli, e venne arrestato.
Ora l’uomo, un cinquantenne albanese arrivato in Italia con la famiglia nel 2009 e residente a Varese, è a processo davanti al Collegio presieduto da Cesare Tacconi e deve rispondere delle accuse di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni. Oggi, giovedì 15 settembre, in aula è stata sentita come testimone la moglie, parte civile insieme ai figli con l’assistenza dell’avvocato Elisabetta Brusa, e la donna, spesso in lacrime, ha dipinto un quadro della sua vita familiare davvero angosciante. Parlando ad esempio di un coltello che il marito teneva sotto il cuscino del loro letto: un’arma la cui sola presenza impediva alla poveretta di dire no alle pretese sessuali dell’uomo, che regolarmente arrivavano dopo urla, insulti e vere e proprie aggressioni fisiche.
«Era sempre violento e due-tre volte la settimana mi picchiava – ha detto la moglie in aula, separata grazie a un paravento dal marito nella gabbia -: lavorava come muratore e quando finiva si faceva i fatti suoi, beveva e giocava, e poi tornava a casa e si scatenava contro di noi».
Alla fine del 2021, quando la figlia chiamò le forze dell’ordine mentre il padre mordeva a un braccio il fratello che cercava di difendere la madre dopo la spesa «mal fatta», si scoprì che la donna aveva una spalla fratturata a causa di botte della settimana precedente. «Ho molta paura che esca dal carcere e venga a cercarci – ha concluso la teste, ricordando il messaggio che le aveva fatto avere un altro detenuto: ritira la denuncia e torno a casa -. Non vogliamo avere più nulla a che fare con lui». Prossima udienza il 4 ottobre.
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