AMMINISTRATIVE 2021
«Galimberti incarna il metodo Draghi». Parola di Alfieri
Il senatore del PD interviene sui social a sostegno del sindaco uscente

«Davide Galimberti incarna a Varese il metodo Draghi: competenza, inclusività, capacità di prendere decisioni con in testa sempre la crescita e lo sviluppo della città». Lo afferma Alessandro Alfieri, senatore varesino del Pd. INTERVENTO SOCIAL Intervenendo su Facebook, Alfieri spende parole convinte nei confronti del sindaco uscente in vista del ballottaggio con il candidato del centrodestra Matteo Bianchi (stasera alle 19 il faccia a faccia in Prealpina): «In questi cinque anni ci ha sempre messo la faccia - spiega il parlamentare riferendosi a Galimberti -, senza mai nascondersi dietro i partiti o le parti politiche. In campagna elettorale si è presentato agli elettori rivendicando con orgoglio le tante cose fatte e non nascondendo gli errori compiuti. Del resto solo chi si mette in gioco, chi prova a cambiare, si espone al rischio di sbagliare».
APPREZZAMENTO Alfieri, che il mese scorso è stato ospiti in Prealpina parlando a tutto campo, evidenzia anche il feeling personale con Galimberti: «In questi anni spesso ho avuto modo di collaborare con lui per le tante partite che hanno coinvolto il Governo e l'amministrazione comunale; ne ho apprezzato la determinazione e l'impegno nel portare a casa finanziamenti, accordi e progetti che non hanno precedenti per Varese, riuscendo a collaborare con ministri e sottosegretari di qualsiasi colore. Davide è stato davvero il sindaco dei varesini.
Sulla proposta del centrodestra, Alfieri dice: «Al contrario la candidatura di Bianchi, che pur aveva le potenzialità per valorizzare il suo legame con il territorio, è nata e poi si è affermata sempre più come la candidatura di Salvini». E parla di «estremo tentativo di piazzare la bandierina della Lega su Varese per salvare la faccia dopo le tante sconfitte elettorali, a partire da quella di Milano».
METODO DRAGHI Chiusura: «Penso che Varese non meriti di essere sbandierata come lo scalpo politico di nessun partito. E per questo abbia bisogno di un sindaco che risponda ai cittadini di Varese e non alle indicazioni che vengono da Roma o da Palazzo Lombardia. In altre parole, potremmo dire che anche nella nostra città serve sempre di più “il metodo Draghi”».
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