IL PROCESSO
Varese, via i soldi del condominio. Amministratore a giudizio
Bonifici e prelievi dal conto del palazzo: l’imputato patteggia. Accusato di appropriazione indebita

Dal conto del condominio erano usciti quasi 17.000 euro, non per pagare spese di manutenzione o bollette ma per effettuare bonifici a favore dello studio che si occupava della gestione del palazzo. E da quello di un altro edificio erano “spariti” seimila euro, in questo caso utilizzati per pagare l’affitto dell’ufficio.
Per questo un amministratore di condominio di 59 anni è sotto processo in Tribunale a Varese, con l’accusa di appropriazione indebita. Reato per il quale ha chiesto di patteggiare un anno e otto mesi di reclusione (con la sospensione condizionale) e duemila euro di multa. Una pena concordata ieri, lunedì 5 febbraio, tra il pubblico ministero Arianna Cremona e il difensore, l’avvocato Andrea Fontana, che dovrà essere ratificata dal giudice Luciano Luccarelli nella prossima udienza, in calendario a marzo.
Con il patteggiamento, quindi, esce di scena la parte civile, uno dei due condomini, costituitosi con l’avvocato Stefania Talarico, che per ottenere il risarcimento dovrà perciò avviare una causa civile.
Ma questo non è l’unico fascicolo aperto a carico del professionista (che ora non si occupa più di amministrazione condominiale): a novembre è in programma un altro processo, davanti al giudice Davide Alvigini, con lo stesso capo di imputazione. E anche in questo caso si prospetta un patteggiamento.
I fatti al centro del primo procedimento risalgono al periodo tra il 2020 e il 2022. In quel periodo gli abitanti di un condominio in piazza Marsala si accorsero che qualcosa nei bilanci del loro palazzo non tornava. Si rivolsero quindi alla Procura, dalle cui indagini emersero gli ammanchi. Dal loro conto corrente, infatti, erano stati effettuati tre prelievi (per un totale di oltre 1.600 euro) senza alcuna giustificazione. Ma soprattutto erano stati eseguiti, tra febbraio e marzo 2022, tre bonifici (rispettivamente di 4.500, 5.000 e 2.500 euro) a favore proprio dello studio dell’imputato.
Non solo: era stato staccato un assegno, del valore di tremila euro, a favore di una compagnia di assicurazioni che nulla aveva a che vedere con quel condominio.
Gli investigatori hanno anche scoperto che nel giugno di quattro anni fa l’amministratore aveva versato oltre 5.900 euro di un condominio in via Val di Non a favore della società proprietaria dei locali in cui lui aveva l’ufficio. In altre parole, con i soldi dei suoi clienti avrebbe pagato l’affitto del proprio studio.
L’uomo non ha mai spiegato le ragioni del proprio comportamento alle forze dell’ordine o ai magistrati.
Un processo ad un amministratore di condominio era stato celebrato anche due anni fa in relazione ad un palazzo di Saltrio.
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