LO SPETTACOLO
C’è Izzo a Varese, ridono in mille
“L’arte della truffa” conquista il pubblico del teatro varesino

Arriva Biagio Izzo e si muovono in mille. Era successo più o meno un anno fa per Balcone a tre piazze, è ricapitato per L’arte della truffa. Qui Napoli non canta, recita, in italiano, partenopeo, siciliano e persino in spagnolo. Lingua ufficiale della commedia è però la comicità.
GLI ARRESTI DOMICILIARI
Tutto si svolge nell’appartamento in cui è costretto agli arresti domiciliari, per truffa, Francesco (Izzo) ospitato dalla sorella (Carla Ferraro) e, assai meno volentieri, dal cognato (Roberto Giordano). I due uomini sono agli antipodi, da strenuo sostenitore della legalità, Gianmario vive la forzata convivenza con evidente disagio anche perché preoccupato che possa avere effetti negativi sulla sua attività professionale nel mondo degli affari. A un certo punto l’incubo si materializza, per uscirne servirà chiedere aiuto al parente indesiderato.
Se la truffa - non ai danni di persone fragili ma di un potere fortissimo - riesca o no sarebbe scorretto svelarlo, di certo riuscito è lo spettacolo, buon esempio di commedia brillante.
LA BRAVURA E LA SCELTA
Bravi tutti ma Izzo è Izzo. Sul palco e dietro le quinte. Dunque anche nella scelta encomiabile di non proporre sul palco ciò che fa, con grande successo, in tv a Stasera è tutto possibile. Mettere la propria popolarità al servizio della prosa è un segno di profondo rispetto verso il teatro. Certo arrivare dalla premiata scuola di Napoli un po’ aiuta.
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