POLIZIA
Blitz negli alimentari etnici
Problemi igienici in una macelleria: sospensione della licenza e multe per 2.500 euro

Prima un rapido briefing a Palazzo Italia, poi la partenza delle pattuglie. Obiettivo: passare al setaccio alcuni negozi di prodotti alimentari etnici che si trovano a ridosso del centro.
E i risultati non sono mancati: a una macelleria è stata sospesa la licenza, dal momento che sono state ravvisate violazioni igieniche in materia di conservazione dei generi alimentari. Il titolare potrà ripartire con la vendita di carne soltanto una volta che si sarà messo in regola con la normativa comunitaria, ma nel frattempo dovrà pagare una multa salata ancora in fase di quantificazione oltre a circa 2.500 euro per altre infrazioni amministrative.
POLIZIOTTI E VETERINARI
È questo il primo bilancio dei maxi controlli compiuti ieri mattina, giovedì 6 agosto, dalla Squadra Amministrativa della Questura, insieme con gli agenti della Volante, una pattuglia della Polizia locale e veterinari specializzati dell’Ats Insubria.
Le operazioni, durate fino al primo pomeriggio a causa della corposa mole di documentazione da consultare e delle verifiche tecniche necessarie, si sono concentrate in particolare su due attività gestite da stranieri di nazionalità nordafricana a poca distanza dal centro cittadino.
CONSERVAZIONE DEI CIBI
Nello specifico si tratta di un minimarket e di una macelleria: nel primo caso non sono state rilevate irregolarità, nel secondo invece sì.
A finire nel mirino degli esperti sarebbero state le modalità di conservazione dei generi alimentari destinati poi alla vendita al pubblico: secondo i tecnici, non erano in grado di garantire adeguati standard igienici dei prodotti, come previsto dal regolamento dell’Unione europea.
Per questo motivo l’attività è stata temporaneamente sospesa: il titolare dovrà mettersi in regola, fornire la documentazione necessaria e attendere un secondo controllo che effettivamente accerti il “cambio di rotta” nelle modalità di gestione.
DOPPIA SANZIONE
Oltre all’adeguamento, l’esercente dovrà pure pagare una prima sanzione – già si preannuncia piuttosto elevata - che sarà quantificata e notificata nei prossimi giorni, non appena il fascicolo sarà chiuso del tutto.
Non è finita qui. Sono state riscontrate anche quattro violazioni amministrative di vario tipo e per questo al commerciante è già stata comminata una multa da circa 2.500 euro. Per quanto riguarda invece il penale, infine, è scattata la denuncia per violazione della normativa antincendio. In tutto sono state identificate undici persone, risultate in regola con la documentazione.
In base a quanto emerso dagli uffici di piazza Libertà, le particolari attività di controllo sulla filiera alimentare e in particolare sull’ultimo “anello della catena”, ossia la vendita diretta al pubblico, saranno effettuate ancora e potenziate anche nelle prossime settimane.
Già in passato numerosi erano stati i controlli nei negozi alimentari di Varese.
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