FURTI NELLE CASE
Bobbiate ha sempre più paura
Il racconto dei derubati: «Impronte delle scarpe anche sulla biancheria»

«Hanno portato via l’anello di fidanzamento che apparteneva a mia suocera, le mie adorate perle, tanti ricordi di famiglia ma anche la bigiotteria, senza stare a guardare».
La signora Lucia è una delle (ormai tante) vittime di furto nella propria abitazione, a Bobbiate. Racconta ancora con la voce spezzata dall’emozione, non solo per il dispiacere di avere perduto gioielli e oggetti di valore ma per il male che fa «vedere la propria casa sottosopra e in una condizione che non si può immaginare».
Villetta nella zona chiamata Deserto, dove in maniera quasi seriale, da settimane i malviventi ripuliscono le case o tentano di farlo, danneggiando, spaccando, e facendo impaurire chi vi abita e tutte le persone che risiedono attorno. E dove anche ieri sono stati registrati due furti. Solo chi ha subito una razzia nella propria casa può capire che cosa si provi e quando «tocca a te» credi sempre che ti venga «risparmiato almeno il fatto che tutto, ma proprio tutto viene buttato all’aria».
Alla signora Lucia, invece, è capitato in sorte il peggio. «Hanno spalancato tre armadi grandi e tirato fuori ogni cosa, gettando a terra la biancheria che ho trovato macchiata dalle impronte delle scarpe dei ladri», racconta. «I letti disfatti, i cassetti a soqquadro al punto che ancora oggi, a distanza di giorni dall’incursione, non so bene ancora quello che è stato portato via e di volta in volta scopro che manca qualcosa».
Il furto è avvenuto nella zona di Bobbiate dove le vie di fuga offerte dalle strade sono limitate ma dove è facilissimo arrivare e fare perdere le tracce dal bosco che confina con molte abitazioni. La casa della signora Lucia è una di queste e i ladri non devono avere fatto molta fatica né ad entrare né a scappare quando la donna è tornata insieme con il marito, dopo quattro ore di assenza, verso le 19. «Credo fossero ancora dentro e che siano stati disturbati dal nostro arrivo», commenta. Un gioiello “messo lì” per essere portato via è stato infatti abbandonato su una mensola.
«C’era la porta della taverna chiusa a chiave e un tavolino a sbarrare il passaggio da un’altra porta, mi sono accorta subito che qualcosa non andava».
Sempre a Bobbiate, ma non nella zona Deserto, più vicino alla rotonda del supermcercato, in una strada laterale alla via Daverio, il racconto di un’altra donna che ha subito un tentato furto nella propria abitazione, il quarto nell’arco di pochi anni. «Io e mio marito eravamo andati a letto da poco, ad un tratto l’allarme ha cominciato a suonare e tutte le luci si sono accese, anche in giardino». Da lì hanno cercato di passare i ladri per entrare nell’appartamento, al piano terreno di una palazzina. «Purtroppo non è la prima volta che provano a entrare, con noi in casa, al momento ti dici che non è accaduto nulla, che stiamo tutti bene, però poi ti ritrovi ad avere paura a uscire la sera, per non lasciare la casa incustodita».
Intanto sale di ora in ora il numero dei furti compiuti o di quelli anche solo tentati.
I cittadini sono impauriti e preoccupati.
Il controllo di vicinato è in pratica partito da un anno grazie all’intraprendenza di alcuni cittadini e della loro rappresentante Laura Ponzin che ha riunito un centinaio di famiglie in una chat di messaggistica istantanea. Il controllo di vicinato vero e proprio, con la posa dei cartelli, non è però ancora decollato. Il 14 dicembre, nel quartiere, il sindaco Davide Galimberti incontrerà i bobbiatesi.
© Riproduzione Riservata