CIFRE STRATOSFERICHE
Varese, una bolletta da 15mila euro
Per l’elettricità conto astronomico, per l’acqua di 6mila. Ma i contatori sono inutili

Si clicca sulla email o si apre la busta e viene “un colpo”. Lo hanno avuto di certo le persone che hanno ricevuto bollette stratosferiche e inaspettate. Una per l’acqua, una per l’energia elettrica. Nel primo caso, 6mila euro e passa, nel secondo 15mila euro. L’acqua d’oro è scesa dal rubinetto per un un paio d’anni, il costo dell’elettricità folle riguarda un periodo lungo ma comunque “fuori quota” rispetto alle fatturazioni precedenti. Così le due famiglie trovatesi con quel peso da gestire, si sono rivolte al Movimento consumatori di Varese per chiedere aiuto.
LE SEGNALAZIONI
Ma quella delle bollette pazze è una emergenza vera o si tratta di casi singoli? «Le segnalazioni ci sono ma abbiamo avuto questi due casi particolari, per la bolletta dell’acqua nel 2023 e la vicenda non è ancora conclusa, mentre la questione della bolletta record per l’energia elettrica è arrivata alla nostra attenzione nei giorni scorsi e dunque siamo alle battute preliminari», dice Gianluca Franchi, avvocato e presidente del Movimento consumatori di Varese. Il problema è che la verifica di quanto avvenuto e il raffronto con il passato diventa difficile. Perché in questi casi, come in altri, la possibilità di controllare il contatore è vietata per il semplice fatto che il contatore non c’è più: le apparecchiature che monitorano i consumi sono state infatti distrutte.
SOLUZIONE COMPLICATA
Il caso della bolletta per il consumo idrico è molto particolare: la cifra contestata è di 6mila e 208 euro per un periodo ampio, febbraio 2020-aprile 2022. La questione non è di facile soluzione. Riguarda una famiglia di un Comune del circondario, con operatore unico. Chiaro che se non si paga a lungo si rischia anche il taglio dell’utenza. Cioè se si aprono i rubinetti, non esce una goccia. Ma la questione è più complicata di quanto sembri perché i servizi essenziali, come il rifornimento dell’acqua, non possono in teoria essere tolti, soprattutto dove - come in questo caso dell’acqua - l’erogatore è unico e non c’è possibilità di scegliere un altro operatore.
IL CONTATORE CHE NON C’E’
In teoria in circostanze simili si può procedere con quello che gli esperti del Movimento consumatori chiamano “accertamento tecnico preventivo”.
Per verificare i reali consumi e se c’è un qualche errore nella rilevazione dell’apparecchio bisogna però avere il contatore, cosa non sempre possibile. «Abbiamo chiesto la rateizzazione dei pagamenti», dicono dal Movimento Consumatori. E la strada della rateizzazione è spesso quella che viene imboccata in attesa di altre soluzioni dalle persone “nei guai” con bollette stratosferiche a loro dire ingiustificate. La vicenda della bolletta di 15mila euro per il pagamento dell’acqua, cifra ritenuta assurda dagli utenti rispetto alle spese precedenti, è arrivata all’improvviso a fare perdere il sonno a una famiglia di Varese. Anche in questo caso accertare i consumi e fare un raffronto con quelli precedenti è difficile, perché il vecchio contatore non c’è più. Gli utenti in questione hanno cambiato operatore per l’energia e la bolletta stratosferica si riferisce ancora all’operatore precedente.
LEGGI ANCHE Bolletta da 2,5 milioni a imprenditore
© Riproduzione Riservata