LA PROMESSA
«Nessuna filiale ex Ubi sarà chiusa»
Alessandro Vandelli, ad di Bper, garantisce il servizio. E i posti di lavoro

«Non chiuderemo nessuna filiale nel Varesotto. Anzi, in questo momento, consideriamo come una grandissima opportunità l’ingresso in territori come la provincia di Varese. Vogliamo diventare una presenza sul territorio e, se possibile, rafforzarci ancora di più. Diverso è guardare a cosa accadrà sul lungo periodo, ma ciò vale per Varese, per Modena e per tutti gli altri territori».
Si è presentato così Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper, la Banca popolare dell’Emilia-Romagna, che ha valicato il Rubicone (ma stavolta verso Nord), acquisendo 67 filiali di Ubi banca, all’interno della mega operazione con cui Banca Intesa Sanpaolo ha inglobato l’ex colosso del credito con radici nella Bergamasca.
Lo sbarco di Bper, però, sarà in punta di piedi e, anzi, l’ad ha avuto parole, come d’altronde era previsto, molto rassicuranti.
Vandelli ha sostanzialmente messo sul tavolo il bagaglio di esperienza di questi anni che ha permesso all’istituto di credito di partire da Modena e, ora, conquistare una bella fetta di mercato in Lombardia. Partendo, per esempio, dallo sviluppo economico di un territorio come quello emiliano e romagnolo che, in alcuni tratti, assomiglia al Varesotto: «Siamo fortemente connessi al mondo dell’impresa - ha detto il massimo dirigente di Bper - e, in particolare, seguiamo le piccole e medie imprese, contribuendo alla loro crescita, assieme a quella dei distretti industriali, garantendo servizi evoluti e supporto all’internazionalizzazione. L’altro nostro focus riguarda i mutui residenziali destinati alle famiglie. Insomma, siamo una banca di credito e non di finanza e, il personale e le professionalità che troveremo, saranno la nostra forza».
L’amministratore delegato ha inoltre sottolineato come la creazione di alcune direzioni sub-regionali, come quella di Varese, permetterà di lasciare ampia autonomia: «Oggi - ha spiegato Vandelli - su cento operazioni di affidamento approvate, il 94% delle pratiche sono approvate in filiale o sul territorio. Centralizziamo soltanto le operazioni dei grandi gruppi industriali. Per noi, quindi, il modello decentrato è quello vincente».
Insomma, in questo modo si chiuderà la storia della “banca bianca” per eccellenza come Ubi Banca, storicamente vicina ad ambienti della Chiesa, specialmente a Bergamo che, a breve, sarà sostituita da un istituto nato e cresciuto in Emilia-Romagna e, quindi, in una terra storicamente “rossa”.
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