LA KERMESSE
Carnevale, epilogo triste: muore la Bumbasina
Malore fatale dopo la sfilata per la seconda maschera di Busto Arsizio: addio a Jenny Castiglioni. A Varese e a Gallarate, carri e mascherine protagoniste del sabato grasso

Migliaia di persone sulle strade, soprattutto bambini in maschera, e centri storici di Varese, Gallarate e Busto Arsizio blindati: questo è stato il Carnevale 2018. Che purtroppo, in serata, ha avuto un triste epilogo in quel di Busto Arsizio: colta da malore subito dopo la sfilata, Jenny Castiglioni, 80 anni, presidente della Federcasalinghe, che impersonava la maschera della Bumbasina, compagna del Tarlisu, è spirata poche ore dopo all’ospedale, dov’era stata ricoverata in gravissime condizioni.
QUI VARESE
A Varese, dopo il seguitissimo corteo nel tradizionale “anello” cittadino, la kermesse organizzata dalla Famiglia Bosina ha vissuto il gran finale in piazza Repubblica, dove la folla assiepata lungo le strade si è radunata per un ultimo ballo, scherzo e soprattutto per ascoltare il discorso del Re Bosino e le premiazioni dei carri vincitori guidate da Pin Girometta.
Nella sezione “Carri” hanno vinto gli “stranieri” di Olgiate Comasco con “Tremate, tremate, le streghe son tornate” con 113 voti, seguiti a un solo punto di distanza da ”Air Castronno”. Medaglia di bronzo per il “Veliero fantasma” di Laveno Mombello con 108 punti. Nettamente più ampio il distacco nella sezione “Gruppi”: la “Carica dei 101” della scuola elementare Sant’Agostino di Casciago ha dominato la competizione, com’era prevedibile, con 117 voti, secondo posto per “Il torero e le sue mu…chace” di Travedona (99) e terzo il duo Ecuador-Perù con l’“Huaylash moderno” (88).
Una menzione particolare, al di fuori delle premiazioni, lo merita pure il carro della Famiglia Bosina che ha trasportato il sindaco Davide Galimberti, “travestito” da primo cittadino ma senza fascia tricolore e l’assessore alle Politiche giovanili e ai Quartieri Francesca Strazzi che, invece, indossava una mascherina dorata. Per un giorno, anche per il sindaco e gli altri esponenti della giunta e i consiglieri comunali presenti, i problemi da risolvere in municipio sono stati dimenticati. Ieri si è pensato solo alla festa. Ed è andata bene così.
“Siamo molto soddisfatti di questa edizione - ha detto Luca Broggini, Regiù della Famiglia Bosina - sia per la partecipazione del pubblico che per la qualità e quantità di carri e gruppi. Si può fare sempre meglio ma, questa, è la strada giusta. Fra le tante maschere presenti e quindi fatine, supereroi, mostri, angioletti, trucchi e parrucchi belli o improbabili, si segnala il gruppo del Circo, premiato dalla Famiglia Bosina nei giorni precedenti e il travestimento di Erick Borini insignito del premio Mascherina 2018. Accompagnato da mamma Barbara, il bimbo indossava un abito composto, dalla testa ai piedi, di lattine vuote. Una corazza bellissima e… premiata.
QUI BUSTO ARSIZIO
La giornata s’è conclusa nel modo più triste, con la scomparsa improvvisa di Jenny Castiglioni, per tutti i bustocchi la Bumbasina.
Sinb lì c’era stata l’apoteosi del Tarlisu, la gioia dei bambini intenti a lanciare coriandoli dai carri allegorici, ma anche il sindaco Emanuele Antonelli in versione rocker anni ‘70, con parrucca fluente e occhialini alla John Lennon. Sono tante le immagini divertenti del Carnevale, andato in scena a Busto Arsizio con la solita massiccia partecipazione di grandi e bambini. Clou della giornata la sfilata degli undici carri allegorici, partita da via Zappellini e approdata in via Fratelli d’Italia, dopo aver attraversato il centro. Per festeggiare il 35° compleanno, il Tarlisu ha aperto la parata (presente ovviamente anche Antonio Tosi in arte Ul Pedela, alter ego della maschera bustocca), proseguita con i carri delle associazioni e conclusa da quello della Bumbasina. Al termine della sfilata, l’assessore allo sviluppo del territorio Paola Magugliani ha proclamato il vincitore del premio per il carro più spettacolare, intitolato all’indimenticabile Giovanni Sacconago: il primo posto è andato a Sant’Anna, seguita dalla Boschessa e dalle Cuffie Colorate.
QUI GALLARATE
«Rispondete sempre in maniera bellissima a questi avvenimenti e vi ringrazio».
È con grande gioia che il presidente della Pro Loco, Vittorio Pizzolato, accoglie tutti quelli che, nonostante il tempo incerto, hanno riempito piazza Libertà per il sabato grasso. Un Carnevale di musica e colori quello vissuto nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, componente fondamentale per poter svolgere, oggi, iniziative del genere. Merito della Pro Loco, ma anche delle realtà che hanno aiutato ad animare le ore pomeridiane come il gruppo di ballo “Cariocas Rio Carnaval”, il gruppo percussioni “Timbales Tamburi du Brazil”, il gruppo folkloristico napoleonico “Banda di Arnad”, la street band “Prismaband” e il Samsara Club con la sua danza del ventre. Non è mancato il discorso del sindaco sovrano pro tempore di Gallarate, Re Risotto che, dopo aver ritirato le chiavi mercoledì nella cornice della scuola di via Poma, ha tenuto il suo discorso ai cittadini. «Per quanto a Carnevale ogni scherzo vale, io tra tre giorni dovrò fare la cataratta, per cui non leggo bene», ha esordito la maschera. Ma nonostante questi acciacchi non è mancato il suo appello per l’amministrazione che “tornerà” in carica da stamattina.
«Non ho dubbi - ha detto - che farà quadrare i conti, ma è necessario avere una dedizione particolare verso chi ha bisogno, sostenendo le associazioni che stanno dando tanto, sia a livello di tempo, ma anche per l’intelligenza delle persone coinvolte che danno il loro contributo».
Ampi servizi sulla Prealpina di domenica 18 febbraio.
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