LO SHOW
Varese, ridere fa bene con Katia “leone” di Gallarate
Serata benefica al teatro varesino: incasso devoluto all’associazione “C’è da fare”

Katia Follesa è «un leone di Gallarate». Così l’ha ribattezzata ieri, 19 ottobre, Angelo Pisani sul palco del Teatro di Varese. Colpa di un ruggito poco convincente e del tradizionale scambio di carinerie tra i due, compagni d’arte e nella vita.
SERATA BENEFICA
Chiamati a calarsi nel ruolo di bravi presentatori da Paolo Kessisoglu per una serata benefica con incasso devoluto all’associazione “C’è da fare” che si occupa delle varie forme di disagio giovanile. C’è da ridere il titolo dello spettacolo che non è stato solo tale perché ha avuto spazio anche un vero e proprio approfondimento sul tema.
La visione di buona parte dei programmi tv ha abituato a contenitori che alternano momenti seri a altri comici ma dal vivo la cosa è diversa. Operazione riuscita, anche in termini di affluenza - pochi i posti disponibili - grazie in particolare a Kessisoglu e a Geppi Cucciari che ha dimostrato ancora una volta prontezza e bravura, doti del resto evidenti nella Splendida cornice di casa Rai.
LO SKETCH SULLE FINALISTE DI MISS ITALIA
Lei la guest star con Andrea Pucci, artefice di uno show mordi e fuggi molto apprezzato dal pubblico anche per l’ingresso dall’alto sull’esempio della non meno applaudita Follesa. La Katia, come la chiamano i più, ha ridato vita, con Valeria, a 20 anni di distanza, allo sketch sulle finaliste di Miss Italia. Il giocare sull’essere più Velone che Veline funziona, un po’ meno liquidare ancora e, soprattutto, oggi la frase «Sogno la pace nel mondo» come espressione di banalità. Magari fossimo tutti così banali.
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