L’APPELLO
«Cercasi casa in centro per Carla»
Donna di 90 anni sfrattata, e non per problemi economici. Mobilitazione in centro

A novant’anni suonati la si può trovare il mattino presto a camminare in corso Matteotti. «Per tenermi in forma», spiega. Scarpette da ginnastica, fisico asciutto come capita a donne dalla genetica fortunata, quando si lasciano alle spalle parecchie primavere. Carla Frapolli per una vita ha insegnato ginnastica e nuoto e anche ora che non passa più le giornate in palestra o in piscina, il suo fisico regge bene, così come la sua mente. La conoscono in molti in città, la si può incontrare tutti i giorni in una parte del centro storico, dove risiede da quasi un secolo. La signora Carla abita infatti in una casa che fu dei suoi genitori. Ancora per poco però. Quell’appartamento andrà lasciato tra poche ore ma la causa dello sfratto non è riconducibile a un problema economico, come invece accade nella maggior parte dei casi. I commercianti della zona e i residenti del cortile nel quale la signora abita, si sono mobilitati in queste ore alla ricerca di un paio di locali poco lontano dall’attuale dimora. «Comunque non fuori dal centro», dicono. Il motivo è presto detto: «Siamo convinti che via da qui - pare la vogliano portare in un paese della provincia, ndr - sarebbe condannata a una rapida decadenza piscofisica». Ha sempre vissuto in centro e ha allevato generazioni di varesini. Quando non insegnava ginnastica o a far bracciate, accoglieva nella sua abitazione - quella che ora dovrà lasciare - i bambini a fare i compiti. Tra le persone - commercianti e residenti del centro - che ora cercano di darle una mano, ci sono proprio quei ragazzi di ieri che la signora Carla ha allevato. Una giovane donna come badante, un tutore per i suoi beni, Carla ha una sola parente in zona e un cugino in Piemonte. Legge i giornali, guarda la tivù, cammina. «Adoro le trasmissioni di viaggi, non ho girato molto il mondo, così cerco di conoscere i posti dove non sono stata», racconta. I suoi amici, i varesini del centro, lanciano l’appello: «Se qualcuno a locali liberi qui li metta a disposizione, non vogliamo che Carla finisca i suoi giorni lontano».
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