IL CASO
Chieste 50 nuove antenne
Le domande presentate dagli operatori e il piano di potenziamento: polemiche per i rischi sulla salute

Sono una cinquantina le richieste di nuove antenne che consentono di parlare al cellulare, proposte a Varese dai vari operatori. Un numero molto elevato, anche rispetto al passato.
Le proposte sono arrivate in Comune come prevede la normativa. I cittadini hanno tempo dal 14 marzo fino al 12 aprile per dire la loro su questo tema.
La questione in passato ha sempre sollevato parecchia discussione tra i cittadini, con la nascita anche di un comitato, “Drizza le antenne”, il quale la scorsa estate, per mano di Ombretta Diaferia, ha sollevato il problema dei «rischi per la salute correlati alle nuove emissioni della tecnologia 5G» e che continua l’attività sul territorio, puntando l’attenzione sui rischi collegati all’elettrosmog.
Il piano di potenziamento delle antenne ogni anno ha numeri davvero consistenti, ma si tratta solo di proposte di localizzazione che quasi mai si traducono in interventi veri e propri.
Anzi, l’assessore alla Tutela Ambientale Dino De Simone ricorda che si tratta al massimo di proposte di revisione di potenza degli impianti. Dal Comune ricordano che, benché le procedure in corso per l’installazione di nuovi impianti debba passare dal municipio, il piano che ogni anno viene presentato ufficialmente rappresenta un adempimento di legge, che passa prima dall’albo pretorio comunale e che poi, per un mese rimane “aperto” alle osservazioni di associazioni o comitati “che risultino portatori di interessi” e che possono “presentare motivate osservazioni da recapitarsi all’Ufficio Protocollo”.
A Varese esiste anche la Consulta elettrosmog. La città ha battuto tutti su questo fronte. Esiste un regolamento, ma l’attività della consulta non è esattamente tra le più brillanti, in fatto di numero di convocazioni.
Anzi. Nell’incontro del marzo dello scorso anno, era stato presentato uno studio condotto dall’Ats Insubria e riferito all’analisi dei casi di tumori e l’esposizione ai campi elettromagnetici. Tema che a tutti i livelli, non solo cittadino, fa discutere ancora.
In parallelo all’argomento della tutela della salute dei cittadine “corre” quello delle richieste degli operatori che ogni anno sono chiamati a dire dove vorrebbero installare impianti.
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