RIUNIONE IN VETTA
Varese, commissione amici. «Presenti»
Rimpatriata al Sacro Monte dei consiglieri comunali che erano 20 anni fa nella “Affari generali”. Dedica a Ciro Grassia

Zappoli? «Presente». Cacioppo? «Presente». Lo Giudice Cappelli? «Presente». Maresca? «Ci sono». Ossola? «Eccomi». Molinari? «Presente». Carabelli? «Sì che ci sono». Bianchi? «Presente». L’appello viene fatto alle otto di sera, ieri mercoledì 28 giugno, in uno dei posti più suggestivi di Varese: il Sacro Monte. E più precisamente la balconata con vista sui laghi dell’Albergo ristorante Sacro Monte.
È tornata a riunirsi la commissione comunale Affari generali. Una commissione “permanente” e composta dai rappresentanti che erano a Palazzo Estense vent’anni e più fa, all’epoca del secondo mandato del sindaco Aldo Fumagalli. Il bello di ritrovarsi ancora, il gusto della rimpatriata. Il bello di essere amici. La serata è stata dedicata a Ciro Grassia, all’epoca presidente della commissione comunale, scomparso due anni. «Quanto ci manchi, amico».
Ecco i partecipanti, oggi tutti fuori da ruoli elettivi in politica, ad eccezione di Roberto Molinari, assessore della giunta varesina guidata da Davide Galimberti: Antonio Bianchi, storico funzionario e eminenza grigia di Palazzo Estense, oggi in pensione, che sovrintendeva le sedute; Emiliano Cacioppo, ex capogruppo del Pd; Mario Carabelli, esponente allora di Forza Italia, oggi proprietario dell’Albergo Sacro Monte; Carmine Lo Giudice Cappelli, che era consigliere di An; Francesco Maresca, del Pd; Attilio Ossola, all’epoca capogruppo della Lega e promotore del rendez-vous di ieri sera; l’assessore Roberto Molinari; Angelo Zappoli, vent’anni fa consigliere di Rifondazione oggi nel direttivo del Pd. L’ordine del giorno? Da leccarsi i baffi. Cena studiata dallo chef Carabelli. Ma soprattutto, in tavola, tanti ricordi, aneddoti di commissione e consiglio comunale, valutazioni politiche di com’era allora e com’è oggi. Sensibilità politiche e partitiche diverse che vanno a braccetto.
A mezzanotte i saluti. Che lassù, in cima al borgo, risentono della magia del contesto. «A quando la prossima convocazione?». «Presto, presto». Commissione permanente amici.
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