L’ALLARME
Varese, convocati in Questura: è una truffa
Segnalazioni di phishing sulle caselle mail

Nell’«oggetto» della mail si parla di «convocazione urgente» in Questura per non ben precisate questioni legali. E il mittente che figura in calce è di tale Stefano Guggino, sedicente ispettore della Polizia di Stato, che scrive dall’account settore.tecnico.poliziag@gmail.com. Nel testo della missiva si invita ad aprire l’allegato. Chi non ha molta dimestichezza con internet, può anche abboccare.
Sta circolando in questi giorni l’ennesimo tentativo di “phishing”, ossia una truffa online in cui la vittima viene convinta a fornire i propri dati sensibili oppure a comunicare i dati della propria carta di credito.
Come fare a evitare i raggiri di questo tipo? Basta mantenere la calma e fare alcune considerazioni: ad esempio, la Polizia di Stato non invierà mai una comune mail per convocare un cittadino nei suoi uffici; nè tantomeno lo farà utilizzando un account non istituzionale.
Già da un primo sguardo si può intuire che quella lettera di posta elettronica è un “fake”: spesso, le comunicazioni sono piene zeppe di errori ortografici oppure di disegnini - come stelline e simboli vari - che non danno certo un’immagine istituzionale di quella convocazione.
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