INCIVILI
Corso Moro ostaggio dei vandali
Muri puliti un mese fa, sono già stati imbrattati. Il centro nel mirino. De Simone: «Questa battaglia può essere vinta lavorando insieme»

Poco più di un mese fa i volontari si erano rimboccati le maniche e, armati di spazzole e solventi, avevano rimosso i graffiti che da tempo campeggiavano su muri e colonne di corso Moro, nel pieno centro cittadino.
È più che comprensibile, dunque, la loro rabbia nel vedere che i vandali sono tornati a colpire proprio lì, su quegli stessi muri che loro avevano tirato a lucido investendo tempo, risorse ed energie. La denuncia arriva da Dina Vanolo – una dei volontari entrati in azione il mese scorso - sulla pagina Facebook “Sei di Varese se…”: «Si sapeva che non sarebbe durato, ma ci abbiamo sperato – ha scritto a corredo di una serie di immagini -. Alcuni cittadini hanno cercato diligentemente di pulire le colonne di corso Moro con tanto olio di gomito. Ma siamo punto e a capo: grazie a chi si diverte a insozzare parte della nostra città».
Nel post, tra i vari passaggi, si fa poi riferimento alle sanzioni «promesse dalla nostra amministrazione comunale nei confronti di chi insozza e lorda la nostra città».
Il gruppetto in azione faceva parte della compagine che, già nelle settimane precedenti, si era ritrovata per diversi sabato mattina a pulire la zona pedonale del centro dai mozziconi e dagli altri rifiuti presenti. Poi un mese fa, appunto, la squadra composta da Dina Vanolo, Manuele Mariani e dalla signora Maria Cristina, con il supporto di Mauro della Porta Raffo, aveva ripulito la zona, con l’obiettivo di «riprenderci e sistemare la nostra città, eliminando le brutture sui muri che, purtroppo, stanno aumentando», come aveva sottolineato Mariani, a cui aveva fatto eco Vanolo: «Tanti parlano mentre noi ci mettiamo tempo, impegno e sudore. Speriamo che si uniscano altre persone».
Sforzi che, a causa dei soliti idioti in libera uscita, sono già stati in parte vanificati. Interpellato sulla questione, l’assessore comunale all’Ambiente Dino De Simone ha voluto «ringraziare ancora tutti i cittadini che aiutano a tenere pulita Varese: questo modo di vivere la propria città e la propria comunità è veramente quello giusto. È legato ai beni comuni, all’idea che la città sia di tutti e quindi di ciascuno di noi».
In merito alla repressione dei fenomeni di inciviltà , l’esponente di giunta ha rimarcato che «siamo attivi contro chi imbratta e sporca la città: regolarmente la polizia locale e le Gev fanno multe su questo. Invito tutti a essere al nostro fianco in questa battaglia di civiltà e di comunità. Se saremo uniti vinceremo: la cultura dei beni comuni vincerà».
Il mese scorso da Mauro della Porta Raffo erano arrivate parole dure: «Sono qui – aveva affermato – per finanziare questo operato. Sono anni che denuncio il degrado della città e soprattutto del centro. Se si aspettano gli enti pubblici non si potrà mai pulire nulla. Credo invece fermamente nell’aiuto di privati cittadini. Dovrebbe accadere anche negli altri quartieri della città: i problemi ci sono? Qualcuno si dia da fare a risolverli come può: io ci metto del denaro».
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