LA TRAGEDIA
«Dietro la corazza una persona buona»
Il dolore dei genitori e degli amici di Daniele Pozzi, il culturista di 23 anni morto domenic aa Padova

«L’immagine che aveva era quella del gigante. Ma, dietro a quella corazza, c’era una persona buona».
I genitori di Daniele Pozzi, il 23enne varesino trovato morto la mattina di lunedì in un hotel di Padova, dove aveva partecipato a una gara della Federazione internazionale di Bodybuilding, descrivono così il figlio scomparso. Poche parole, semplici, ma che trasmettono tutto l’amore, facendo eco a quanto amici e conoscenti hanno espresso in queste ore.
Nella casa di via Vergani, a Masnago, il lutto è enorme e il dolore troppo forte per anche per parlare. «Hanno già scritto tutto i giornali». Poi, per quanto difficilmente si possa essere anche lievemente confortati dall’enorme vicinanza di queste ore da parte di chi ha conosciuto e voluto bene a Daniele, i genitori hanno confermato quanto pensano tutti. La scomparsa di quello che molti chiamano “gigante gentile”.
Lo testimoniano le parole di altri amici che hanno letteralmente travolto le pagine social di Daniele: «Eri uno dei pochi – dice Simone Pantalissi - che potevano guardare tutti dall’alto al basso, ma non l’hai mai fatto. Di certo non avremmo mai voluto che ci guardassi così tanto dall’alto. Ti ricorderò sempre come Il ragazzo che mi ha sempre elogiato e mai scoraggiato, per la persona che ogni volta che ti vedeva aveva sempre un sorriso e mai uno sguardo arrabbiato o imbronciato».
Alessio Cappelletto ha invece aggiunto: «Il mio unico rimpianto sarà quello di non essere riuscito a dirti un semplice grazie. Perché è grazie a te che, in quel periodo buio della mia vita, mi hai aiutato per ridarmi sicurezza, conoscendo quello che è diventato un grande amico». E ancora: «Eri così felice – ha sottolineato Alessandro Bassetti -. Una felicità conquistata con un impegno immenso. Non solo: eri così buono e gentile: io secco e tu enorme, ti guardavo con gli occhi di un bimbo che vede un giocattolo nuovo perché eri davvero pauroso. E, ogni volta che ti dicevo quanto eri impressionante, tu mi invitavi ad allenarmi con te. Purtroppo non ci sarà più la possibilità di farlo, ma ti porterò con me sempre e farò tesoro dei tuoi consigli. Addio piccolo enorme».
Giorgio Pittalis ha invece pubblicato le foto dei successi di Daniele, così orgoglioso dei suoi allori: «Doveva essere la tua settimana per gioire dei successi di un weekend, perché quelle medaglie erano il tuo sogno che si realizzava. Finalmente gareggiavi coi grandi. Ma il destino è crudele e invece di scriverti “Complimenti” sotto alle foto, siamo qui a dirti arrivederci campione».
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