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Pensavano di farla franca nascondendo le dosi di droga nelle mutande. In particolare, nel solco tra le natiche. Ma una volta accompagnati in Questura e perquisiti, i due spacciatori sono stati smascherati.

Stesso cognome, ma nessun legame di parentela per i due cittadini africani - uno ventinovenne del Gambia, l’altro 36enne della Sierra Leone - fermati dai poliziotti di quartiere nel pomeriggio di venerdì scorso, 15 ottobre, in centro a Varese. Entrambi sono stati denunciati a piede libero per detenzione a fine di spaccio di stupefacenti.

Il più giovane “lavorava” in piazza Repubblica, l’altro invece si spostava in bicicletta, approfittando della sua professione ufficiale: è infatti un rider, uno dei tanti giovani che consegna pranzi e cene a domicilio, e che quindi è in grado di muoversi velocemente da una parte all’altra della città senza dare troppo nell’occhio.

La prima operazione degli agenti è stata messa a segno nella centralissima piazza Repubblica, nella zona del monumento ai Caduti, sempre nel mirino delle forze dell’ordine perché luogo di ritrovo tra venditori e acquirenti di sostanze proibite. E così è successo anche qualche giorno fa, quando i poliziotti hanno notato un giovane che si è avvicinato, guardingo, alla scultura, per poi incontrare un ragazzo di colore. Dopo qualche parola, i due hanno messo le mani nelle rispettive tasche e poi si sono velocemente scambiati qualcosa.

Quando gli uomini in divisa sono usciti allo scoperto, l’extracomunitario ha cercato di nascondere sotto una scarpa una banconota da 10 euro, evidentemente il prezzo della dose appena venduta. Addosso al cittadino gambiano sono stati trovati dieci grammi di hashish e 115 euro in banconote di vario taglio.

Ma la sorpresa più grossa è arrivata negli uffici di piazza Libertà: invitato a spogliarsi, il giovane non ha potuto far altro che svelare il singolare nascondiglio, tra i glutei, in cui celava altri venti grammi della stessa sostanza.

Tornati verso il centro, in via Como i poliziotti si sono imbattuti in un fattorino in bicicletta che, alla loro vista, è scappato. Ma la fuga è durata poco e la perquisizione ha svelato il motivo di tanta fretta: in tasca aveva una dose di “fumo”, mentre altre cinque “stecche” le conservava in un pacchetto di sigarette, per un totale di una decina di grammi. E altrettanti ne sono “spuntati” quando il cittadino della Sierra Leone si è tolto gli indumenti intimi, svelando di aver usato lo stesso stratagemma del gambiano.

In piazza Repubblica, gli spacciatori nascondono la droga anche nelle fenditure dei muri e nei tombini.

Massimiliano Martini

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