OSPEDALE DEL PONTE
Varese, due anni di banca del latte
Appello del primario alla donazione

Sono più di 260 i litri di latte materno donato dei primi due anni di attività per la Banca del Latte dell’Ospedale del Ponte di Varese. A beneficiarne sono stati più di 90 bambini, nati prematuri e con un peso inferiore ai 1500 grammi con patologie chirurgiche. «È l’indicatore migliore per rendere l’idea dell’importanza di questo servizio» ha affermato il prof. Massimo Agosti, direttore del Dipartimento Donna e Bambino dell’Asst Sette Laghi e docente all’Università dell’Insubria.
Le donazioni
A donare il latte sono state 50 donne, di cui 27 madri a termine e 23 madri di bambini pretermine. Il loro gesto ha aiutato neonati che, come spiega il direttore prof. Massimo Agosti, presentano «problematiche quali grave iposviluppo fetale, broncodisplasia polmonare, gravi deficit di assorbimento intestinale, cardiopatie e immuno deficienze».
Con l’entrata in vigore della Banca del Latte si è registrata alcuna riduzione del tasso di allattamento materno alla dismissione. «Anzi - precisa Agosti - i dati preliminari raccolti suggeriscono addirittura un incremento». Il direttore sostiene che «la Banca del Latte non è solo una risposta concreta ad un bisogno, ma è anche una importante espressione di civiltà».
L’appello
La pandamia da Covid-19, però, ha fatto registrare una diminuzione nelle donazioni. Di qui l’appello del prof. Agosti alla donazione di «questa risorsa così preziosa, una vera e propria medicina naturale». «Una mamma che dona il latte - afferma il direttore Massimo Agosti - non lo toglie al suo bambino, ma lo condivide con un altro neonato che ne ha bisogno».
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