IL RITO
Varese, due falò per Sant’Antonio
Accesi in piazza della Motta senza la tradizionale folla

Non hanno resistito i Monelli della Motta. E, con lo stesso spirito di un tempo, che è il vero spirito dei Monelli, questa sera, domenica 16 gennaio 2022, più o meno segretamente, alle 21, sul sagrato della chiesa della Motta, hanno acceso due mini falò.
Mini fino a un certo punto, visto che i fuochi sono stati accesi in due bracieri, posizionati ognuno su sei bancali. Grazie a due pire costruite con l’abilità geometrica che contraddistingue i Monelli, l’effetto, al momento dell’accensione, è stato quello di un fuoco vero e proprio.
Le fiamme, infatti, per un attimo si sono unite, come in un unico grande falò. Alta la fiammata, che fa pensare a un anno fortunato. «L’auspicio è quello» ha confermato Giuseppe Redaelli, il presidente dei Monelli della Motta.
Nelle due pire sono stati posizionati i desideri dei varesini. Alcune persone, passando, tra la sorpresa e l’incredulità, hanno buttato nel fuoco bigliettini con desideri scritti in fretta e furia, su scontrini trovati in tasca. Il pubblico comunque è stato davvero esiguo, una trentina di persone al massimo, organizzatori, passanti e giornalisti compresi. Tutto quindi si è svolto in sicurezza, senza nessun problema di mancato distanziamento e contagio.
Presente, oltre al prevosto Luigi Panighetti, anche il sindaco Davide Galimberti, alla sua seconda uscita pubblica dopo essersi negativizzato dal Covid: «Il falò non poteva mancare perché è un simbolo. Ma il prossimo anno speriamo di poterlo svolgere con le persone presenti, come vuole la tradizione».
«Grazie ai Monelli per l’impegno e la bravura dimostrata anche questa volta» è il commento del vice sindaco Ivana Perusin.
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