IL CASO
Estate senza parcheggio
Cantiere in ritardo in via Sempione, slitta l’apertura del multipiano. E monta la protesta

Non arrivano né conferme né smentite per gran parte della giornata, ma a parlare più di ogni commento ufficiale è lo sguardo che tutti possono lanciare al parcheggio multipiano di via Sempione. Non si apre ancora. E intanto monta l’ira dei commercianti: i pochi parcheggi nella zona sono una mazzata sui loro affari. “Voci” non confermate rimandano la chiusura definitiva del cantiere a dicembre. Poi, da Avt, la conferma che a fine settembre, se tutto va bene, si potrà tagliare il nastro.
Parafulmine di tutti i malumori dei cittadini, nel ruolo di assessore ai Lavori pubblici che ricopre, è Andrea Civati: «Sollecitiamo la conclusione del cantiere e dei lavori. Per il sottoscritto, per la giunta e per l’amministrazione, è importante cercare di consegnare alla città e agli utenti, il prima possibile, l’opera». Continua l’assessore: «La città ha atteso per quasi vent’anni questo intervento e non sarà un mese in più o un mese in meno a incidere sul risultato finale». Non parla di ritardi, Civati, e chiede che non gli si attribuiscano parole e giudizi che non ha speso.
Il parcheggio è “pubblico”, il più grande della città, nel senso che fa capo a una municipalizzata del Comune, all’Avt, che già gestisce numerosi parcheggi. Il presidente Franco Taddei spiega che l’ipotesi di apertura è «per fine settembre», anche se non tutto il complesso del Sempione Park sarà pronto: sì all’utilizzo dei 315 posti auto, ma l’edificio di servizi e uffici che dovrà essere costruito tra il parcheggio vero e proprio e l’attuale vecchio ufficio di igiene, non sarà attivo fra tre mesi. «L’edificio è sostanzialmente pronto, mancano il rivestimento esterno, alcune parti di impiantistica, anche quelle che regolano gli accessi».
Non se ne parla, di aprire parzialmente il multipiano (tre piani fuori terra e uno interrato), così come era avvenuto in occasione dello shopping natalizio e dell’avvio dei saldi di gennaio. «Sono disposto a mettermi di traverso io e a fare da scudo per evitare un’altra apertura parziale», ironizza, ma non troppo, il presidente Taddei. Perché se si è arrivati “lunghi” sui tempi, «è per una serie di motivi», tra cui ha avuto «un peso specifico rilevante quell’apertura che ha interrotto i lavori veri e propri per più tempo del previsto, per organizzare l’ingresso degli automobilisti prima, la rimozione di quanto era stato predisposto e il riavvio del cantiere vero e proprio».
Altro elemento, quello del maltempo di maggio che ha impedito, di fatto, il regolare proseguimento dei lavori.
A guardare con particolare apprensione al cantiere, ma anche a chiedere una azione risolutiva per risolvere la questione sosta nelle vie vicine, nella zona compresa tra via Veratti e via Staurenghi, sono i commercianti. «Mancano i parcheggi e sono essenziali, perché alcuni negozi hanno bisogno della possibilità di fare scendere per qualche minuto gli automobilisti che, per esempio, devono portare in lavanderia un piumone», dice Lucia Dal Magro del New Shop Sec di via Battisti. Tra questa strada, via Mercadante e via Speri della Chiesa vi sono poco più di 50 posti auto e qualcuno per la sosta di mezz’ora. «Non c’è ricambio, sono quasi tutti occupati dai residenti che hanno il tagliando del parcheggio, la situazione è complicata anche di giorno e non ne possiamo più», è il leit motiv di commercianti ed esercenti. Da un locale pubblico storico di via Staurenghi, il Break Bar, Franco Imbrogno spiega la situazione: «La mattina si fanno quattro giri per cercare un posto e spesso ci si deve arrendere, a pranzo abbiamo avuto un calo netto di clienti e la sera, in tutto il centro, è praticamente impossibile parcheggiare dalle 20 a mezzanotte».
Si parla di una flessione di affari del 15 per cento «e tutto perché il turn over di posti per parcheggiare è praticamente a zero».
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