FALLIMENTO
Galimberti, appesi a un’asta
Tra i 250 lavoratori coinvolti in tutta Lombardia anche i 25 del punto vendita Euronics di viale Milano: «Speriamo ci siano acquirenti»

Passa da un’asta il futuro del punto vendita dell’ormai ex Euronics di viale Milano di Varese e dei suoi 25 addetti, da diversi mesi in cassa integrazione. E già oggi dovrebbe conoscersi l’esito dell’operazione stabilita in precedenza dalla sezione fallimentare del Tribunale di Milano che ha autorizzato la cessione di ben sette punti vendita (oltre a Varese, Milano, Monza, Brescia e in Veneto) a marchio Euronics, di proprietà di Galimberti Spa, società da marzo 2020 in amministrazione straordinaria.
«Galimberti ha più volte promesso di dare vita ad un serio piano di risanamento, senza mai passare però ai fatti, e i suoi flussi di cassa non sono mai riusciti a pareggiare la forte esposizione creditoria. Per questo, la buona riuscita dell’asta è l’unica chance che abbiamo per sfuggire allo spettro del fallimento», spiega Mario Colleoni, sindacalista di Filcams-Cgil Lombardia. In altre parole, se non si manifestasse un’azienda seriamente intenzionata a rilevare i negozi, a mantenere tutta la forza lavoro ad essa connessa (in ballo ci sono più di 250 addetti) e a rilanciare questo storico marchio, che negli anni recenti ha avuto sì indubbi problemi, ma che nel tempo era diventato uno dei leader di mercato nel settore dell’elettronica in Lombardia, sarebbe difficile, per non dire impossibile, non scrivere la parola fine.
La crisi della Galimberti era iniziata nel 2015. Due i piani di salvataggio che sono stati definiti in questi anni e che, purtroppo, non hanno portato ai risultati sperati. Tutte le garanzie date si sono dimostrate col tempo infondate. Il peso della situazione debitoria si è mostrato troppo importante rispetto al possibile risanamento, così nel gennaio di un anno fa il Tribunale fallimentare di Milano aveva dichiarato insolvente la società e, due mesi dopo, era iniziata la procedura di amministrazione straordinaria.
«Nel caso non dovessero esserci offerte e di conseguenza verificarsi lo scenario peggiore, riteniamo debbano essere messi in sicurezza tutti i lavoratori, garantendogli nel tempo i previsti ammortizzatori sociali e con essi percorsi finalizzati alla ricollocazione», detta l’agenda Colleoni. «La crisi che vede protagonista il gruppo Galimberti-Euronics potrebbe non essere l’unica del settore, con conseguenze dirette per i lavoratori che ne fanno parte, per le loro famiglie e per l’intero comparto».
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