L’ALLARME
Filo spinato, trappola per ciclisti
Era teso su un sentiero del Monte Martica utilizzato da appassionati di mountain bike. Il caso segnalato alle forze dell’ordine

Più che uno scherzo, una vera e propria trappola che poteva portare a conseguenze anche molto gravi.
È allarme tra gli appassionati di mountain bike che frequentano i sentieri del Parco regionale del Campo dei Fiori.
Nei giorni scorsi un ciclista si è imbattuto in filo spinato tirato da una parte all’altra del tracciato sul Monte Martica, nella località delle Roccette, molto conosciuta tra quanti praticano questa disciplina all’aria aperta: il filo era stato posto a circa un metro da terra, ossia un’altezza sufficiente - nella migliore delle ipotesi - a bloccare all’improvviso la ruota anteriore della bicicletta e a far ruzzolare in avanti il malcapitato ciclista.
Ma è chiaro che un filo metallico con delle punte acuminate, teso tra un capo e l’altro, può provocare danni imprevisti e imprevedibili, anche estremamente gravi, soprattutto se chi vi si imbatte lo fa a velocità piuttosto sostenuta. Discorso analogo anche per l’eventuale passaggio di animali.
Il ritrovamento fatto dal ciclista è stato subito immortalato e la foto ha iniziato a girare in un tam tam vorticoso tra WhatsApp e social network, dove i ciclisti si sono avvisati a vicenda, con l’invito a tenere gli occhi aperti e a segnalare tempestivamente altre ulteriori anomalie trovate sui sentieri.
Della vicenda, in base a quanto ricostruito finora, sarebbero già state avvisate le forze dell’ordine (verosimilmente la competenza delle indagini, visto il tipo di reato e il luogo del ritrovamento, potrebbe essere in capo ai carabinieri forestali) e gli addetti del Parco regionale del Campo dei Fiori, dal momento che la zona rientra appieno nell’area protetta.
L’episodio è stato segnalato ai responsabili di “The Gravity Hub” di via Legnani, negozio specializzato e punto di riferimento per la comunità di appassionati del settore: «Siamo andati subito sul posto a verificare l’effettiva presenza del filo di ferro, ma non abbiamo trovato più nulla – spiega Luca Vanzetto, uno dei soci -. Abbiamo cercato di diffondere il più possibile l’informazione tramite i nostri canali social».
La notizia è stata pubblicata anche su pagine Facebook specializzate, come il “Circuito dei parchi”, e in poche ore ha fatto decine di condivisioni tra gli appassionati.
Insomma, dopo il violento incendio divampato qui all’inizio del gennaio scorso, ora il Monte Martica torna a essere un osservato speciale.
La speranza è che possa trattarsi di un caso isolato, compiuto da qualche idiota in libera uscita, anche perché a queste latitudini non risultano esserci mai stati problemi tra gli appassionati di mountain bike e altri utenti della montagna, come escursionisti o proprietari dei terreni.
Non è certo la prima volta, comunque, che nei boschi della provincia vengono predisposte trappole artigianali: solitamente nel “mirino” di questi incoscienti ci sono appassionati di enduro, che magari percorrono in sella alle loro moto terreni in cui questa attività è vietata.
E così c’è chi decide di far rispettare la legge in modo assurdo e sciagurato, tirando fili di ferro tra gli alberi, da una parte all’altra dei sentieri. Senza pensare che sì, se un motociclista ci finisce contro viene “disarcionato” e magari non passerà più di lì, ma le conseguenze possono essere molto gravi e portare a conseguenze penali per i responsabili.
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