ADDIO VIA FRIULI
Il canile sarà un parco
Individuata l’area tra Bizzozero e Lozza, trasloco più vicino

Concludere l’iter procedurale entro fine anno e poi avviare il progetto. È questo l’obiettivo dell’assessore all’Ambiente Dino De Simone, i cui uffici stanno seguendo la realizzazione del nuovo canile di via Cascina Duno.
La questione si trascina da anni e riguarda lo spostamento dalla struttura ormai inadeguata e infelice di via Friuli dove, nonostante l’impegno degli operatori, la situazione è diventata insostenibile. E così l’idea è di spostarsi sempre alla periferia della città, tra Bizzozero e Lozza ma di rivoluzionare il concetto di canile, utilizzando una chiave moderna. Sarà, in sintesi, una struttura più simile a un parco che a una “prigione rifugio”. Da un punto di vista burocratico si «stanno stilando i documenti coi dettagli del progetto che poi saranno vagliati dal sindaco, dalle commissioni Urbanistica e Ambiente per poi essere votati dal Consiglio comunale, con la volontà di arrivare al voto finale entro dicembre. L’altra novità riguarda la nomina di un comitato scientifico per dettare le linee guida sul canile, con la presenza di De Simone, di Paolo Cipolat come presidente della commissione Ambiente e soprattutto di Roberto Marchesini, guru mondiale del settore: «Ci aiuterà - aggiunge l’assessore - nel pensare e realizzare un parco canile moderno. E quindi un altro mondo rispetto a quanto avviene oggi a Varese, ma anche nel resto d’Italia. Sarà una rivoluzione perché nel nostro Paese non esistono esempi di questo tipo a parte a Bologna, proprio nel parco-canile creato da Marchesini che, in realtà, è una sorta di oasi».
L’idea è di creare qualcosa di simile anche nelle Prealpi: «Bisognerà dimenticarsi - spiega ancora De Simone - l’idea dei box, coi cani chiusi per la maggior parte del tempo, a parte la sgambata quotidiana. Ci sarà una struttura completamente all’aperto, integrata nella natura e aperta alla cittadinanza. In questo modo i cani da rieducare possono vivere meglio e sarà molto più facile raggiungere l’obiettivo della presenza nel canile: ovvero compiere un percorso per permettere loro di tornare in una casa».
Sul nuovo canile «anche noi - dice Alessandra Calafa, presidente della sezione locale della Lega nazionale della difesa del cane - abbiamo attivato un gruppo di lavoro per stilare i principi e gli aspetti da seguire per renderlo un luogo accogliente per cani ed essere umani».
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