L’EMERGENZA
Il canile trasloca. Ma non subito
In fase di discussione due aree “top secret”, ma in via Friuli c’è tanto da fare. Crescono i volontari

Il trasloco è certo ma non imminente. Motivo per cui è fondamentale sistemare la casa degli amici a quattro zampe comunale.
Il canile cambia sede. «Non è possibile intervenire a fondo il quel punto: entro un mese al massimo proporrò in giunta due ipotesi alle quali stiamo lavorando».
L’assessore alla Tutela ambientale Dino De Simone, che da anni segue con attenzione le vicende del canile municipale di via Friuli che spesso è andato sott’acqua e in una fase in particolare ha avuto bisogno di interventi di ristrutturazione.
La scelta andrà fatta tra due aree, «che abbiamo già individuato», una pubblica e una privata sulle quali si sta approntando uno studio per ipotizzare come possa essere la struttura e comprende anche quale possa essere l’impatto sulle comunità più vicine.
Inutile cercare di conoscere le aree in questione, al momento: quando si parla di canile, gli abitanti “drizzano le antenne” con molta preoccupazione, senza invece comprendere che i modelli di canili moderni sono tutt’altra cosa rispetto all’immagine non certo idilliaca del luogo dove, vicino al fiume Olona e nella piana che confina con il centro commerciale Belforte, nonostante restyling e attenzione da parte dei gestori, non si possono certo fare miracoli.
Nel frattempo, il canile continua la sua attività sotto il coordinamento della sezione varesina della Lega per il cane, coordinata da Alessandra Calafà.
Al momento ci sono 45 cani ospiti e il “giro” di volontari è particolarmente alto, visto che sei aggira attorno al centinaio. Un corso appena concluso, incontri per affinare le proprie capacità di relazione con chi potrebbe decidere di adottare un cane, iniziative di vario genere per attirae l’attenzione sul canile, non solo ricovero per animali abbandonati, anzi. «C’è un grande interesse da parte della comunità per l’attività svolta in canile e abbiamo in totale un centinaio di volontari», spiega Fabio Panizza, vicepresidente Lndc, sezione di Varese.
Tra i lavori condotti in questo periodo per rendere più sicuro il canile si è proceduto con la posa di recinzioni adeguate e di reti antifuga.
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