L’UDIENZA
Varese, il colonnello Cappello diffamato sul web
A processo in Tribunale un ex carabiniere

Il processo ruota intorno a un post su Facebook che sarebbe stato pubblicato nel marzo del 2019 e all’imputato, un trentaduenne residente a Udine, ex carabiniere, è contestato il reato di diffamazione «con l’aggravante di aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale». Un altro carabiniere, che è il colonnello dell’Arma Claudio Cappello, qualche anno fa comandante provinciale a Varese. Ieri, mercoledì 8 febbraio, davanti al giudice monocratico Niccolò Bernardi, sia la parte offesa sia la persona che la Procura di Varese ritiene abbia scritto il post sono stati interrogati in aula dal pubblico ministero e dagli avvocati di parte civile e della difesa. Cappello non gradì all’epoca il contenuto del lungo post a cui era allegata anche una sua fotografia in divisa e nel quale l’autore, apparentemente con il nome dell’imputato, ripercorreva i rapporti tra loro quando erano entrambi alla Scuola Marescialli dell’Arma di Firenze (uno come comandante e l’altro come allievo), periodo caratterizzato da un’accesa «litigiosità», come a un certo punto ha rimarcato il giudice.
In sostanza nel post si fa riferimento a complicate vicende che a detta dell’estensore avrebbero configurato un’attività di mobbing del più alto in grado nei confronti del sottoposto. Il colonnello Cappello naturalmente nega di aver perseguitato l’altro e ha ribadito di aver fatto sempre e solo il suo dovere. Mentre l’imputato, pur evidentemente condividendo gran parte delle argomentazioni del post, ha dichiarato di non aver mai scritto quel testo, mettendo anche in dubbio la sua pubblicazione su Facebook. «Non arrivava dal mio computer e nemmeno dal mio profilo Facebook - ha detto il trentaduenne - dato che i miei post, quelli veri, li possono vedere solo i miei amici. Appresi l’esistenza del post solo quando ricevetti l’avviso di conclusione delle indagini contro di me. E ho visto solo la stampata di uno screenshot: per me quel post non è mai esistito».
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