MERCATO
Il futuro ruota intorno a Mayo
Quante scelte legate alla conferma o meno del play americano
L’Openjobmetis che verrà ruota principalmente attorno alla posizione di Josh Mayo.
Il top scorer della stagione 2019/20, partito a razzo nelle prime otto giornate da capocannoniere e poi incappato in una crisi di fiducia al tiro che era il primo interrogativo del rush finale del campionato poi neutralizzato dall’emergenza Coronavirus, è il cardine attorno al quale ruotano le scelte di mercato della formazione di Attilio Caja.
Il playmaker del 1987 ha contratto garantito per il 2020/21, ma la cifra pattuita 12 mesi fa è ancora sostenibile per le casse della società biancorossa al cambio della revisione al ribasso del budget del post Coronavirus? Per ora si naviga a vista, non potendo prevedere l’entità delle entrate da botteghino, ma l’indicazione iniziale della riduzione del 30% varrà ovviamente anche per il monte stipendi. Dunque una volta definito con esattezza il budget, sull’agenda del gm Andrea Conti il primo colloquio da portare avanti sarà quello con Mayo, valutando la possibilità di ridiscutere il contratto: le possibilità sono molteplici, compresa quella di spalmare l’ingaggio allungando l’accordo per un’altra stagione (ipotesi che un giocatore di 33 anni potrebbe gradire). Ed è lo snodo principale: se Mayo ci sarà ancora, servirà accoppiarlo nello spot di guardia titolare con un giocatore che garantisca capacità di attaccare il ferro, taglia fisica ed esplosività. Caratteristiche che non possono essere quelle di Ingus Jakovics, la cui permanenza è tecnicamente incompatibile con quella del titolare americano. Se invece non dovesse esserci, si potrà riaprire il capitolo col lettone che sarebbe riproponibile con un realizzatore potente come Toney Douglas, giocatore che ha incantato tutti in 3 giorni all’Enerxenia Arena (ma difficilmente sarà compatibile con le prospettive economiche post-Covid 19).
L’altro nodo da sciogliere, nell’ambito del discorso risorse, è quello legato alla posizione di Matteo Tambone: la stagione 2019/20 ha fatto registrare definitivamente il suo spostamento nel ruolo di guardia, Il principio della sostenibilità del contratto di Mayo in funzione del taglio obbligato del budget si applica allo stesso modo anche a quello dell’esterno del 1994, ed anche in questo caso servirà verificare la disponibilità ad una rinegoziazione. La certezza che Varese non vuol perdere invece si chiama Jeremy Simmons: il miglior rimbalzista della serie A ha contratto per il 2020/21 con uscita all’1 luglio per entrambe le parti, l’OJM ha già espresso la volontà di non esercitare l’escape e confida di trattenere l’mvp del 2019/20. L’altra sicurezza è rappresentata da capitan Ferrero, che potrebbe tornare a giocare minuti anche da ala piccola se come indicato da Attilio Caja il club biancorosso inserirà il sesto straniero nel parco lunghi, cercando un cambio per Simmons che possa dare minuti anche da ala forte.
Nel ruolo di numero 4 titolare si cercherà invece un giocatore più fisico (e meno costoso) di Siim Sander Vene. Le parti restanti del puzzle funzioneranno ad incastri: con Mayo play titolare si cercherà un cambio italiano con certe caratteristiche (il potenziale e la taglia indurrebbero a considerare favorito Giovanni De Nicolao).
Non si esclude neppure una scommessa italiana in quintetto, da valutare se nel settore guardie o più probabilmente quello delle ali piccole, da ruotare insieme ad uno straniero di garanzia. Ma tutte queste sono ipotesi, anche in attesa del quadro regolamentare (esisterà ancora la luxury tax da 40mila euro per chi sceglie il 6+6, o la LBA otterrà un cambio di regole immediato sulla premialità per gli italiani?) andranno esplorate più avanti.
Negli incastri tecnici e del budget, lo snodo primario è quello legato a Mayo: la sua (probabile) riconferma spingerebbe l’Ojm verso determinate strategie, in caso contrario le scelte di mercato prenderanno direzioni diverse.
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