LA TRAGEDIA
A Varese l’addio a Valentina: «Mia figlia era un angelo»
A San Carlo i funerali della ragazza uccisa dal compagno

Palloncini bianchi, un lungo applauto e tante lacrime oggi, lunedì 1 agosto, alle 15.30 nella chiesa di San Carlo in viale Borri i funerali di Valentina Di Mauro, per l’ultimo saluto alla 33enne varesina uccisa dal compagno Marco Campanaro, frontaliere di 37, lunedì scorso nella casa in cui da un paio d’anni convivevano in provincia di Como, a Cadorago. Ma la giovane era nata e cresciuta a Varese (la famiglia vive ancora a Bizzozero) e inoltre era molto conosciuta in diverse aziende della zona per la sua attività di pulizie per conto di un’agenzia.
IL DOLORE DELLA MADRE
All’uscita del feretro coperto da fiori bianchi, la mamma della giovane, distrutta dal dolore, ha trovato solo la forza per dire «mia figlia era un angelo, l’amavano tutti». Parole seguite da una preghiera spontanea collettiva, pronunciata sul sagrato
LA RICOSTRUZIONE DEL DELITTO
La ragazza è stata colpita con una ventina di colpi, sferrati con un coltello da cucina poco prima dell’alba: i vicini hanno sentito le urla di Valentina e la richiesta di aiuto, ma sono arrivati tardi. L’uomo avrebbe parlato di una lite nata dalla sua gelosia, per altro immotivata. Ma la famiglia della giovane aveva ribadito che il 37enne aveva un’insicurezza che arrivava alla fissazione. Temeva di non essere all’altezza della sua ragazza e che, per questo, lei se ne sarebbe andata lasciandolo solo. Già orfano e senza riferimenti, Campanaro aveva paura di un altro allontanamento, nonostante non ci fossero avvisaglie. L’ennesimo femminicidio, dunque, che ha quasi sempre come motivazione una sorta di possesso dell’uomo nei confronti della donna: e l’idea che quella persona possa essere quasi una proprietà di cui disporre. L’uomo è detenuto nel carcere del Bassone e davanti ai giudici ha fatto scena muta.
Oggi saranno in tanti a stringersi ai genitori e alla sorella di Valentina per l’ultimo saluto.
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