TEMPESTA
Varese, il disastro e il conto: 125mila euro per i danni
Resa nota la cifra sborsata dal Comune per le urgenze primarie dopo l’ondata di maltempo del 12 luglio scorso

Lo schiaffo dal cielo più violento è stato quello del 12 luglio scorso. Una tempesta devastante con “occhio del ciclone” nel Comune di Varese, particolarmente colpito. I cittadini che hanno subito danni sono tantissimi e difficile è fare una stima complessiva. Più semplice per l’amministrazione comunale calcolare quanti fondi è stato necessario stanziare almeno per i cosiddetti lavori di somma urgenza: quasi 125mila euro. Soldi necessari per rimettere in sesto le strade, per garantire l’agibilità di edifici pubblici o la possibilità di passare nei giardini di scuole e nei parchi in seguito all’abbattimento di centinaia di piante.
GLI EDIFICI
Emblema del disastro il pennone spezzatosi a metà con il vessillo della Croce di San Giorgio, simbolo della Lombardia, bandiera in cima alla torre civica di piazza Monte Grappa. Il pennone è stato piegato lasciandolo in bilico sulla piazza. Intervento immediato costato poco meno di 2mila euro. Nel deposito dei bus di Autolinee Varesine nell’area dell’ex Macello, in largo Gigli, sono cadute numerose lastre “in cemento amianto provenienti dalla copertura del deposito mezzi, frantumate a terra”, è scritto in un documento comunale. La rimozione e la messa in sicurezza dei luoghi è costata quasi 4mila e 400 euro. Colpite duramente anche la scuola primaria Medea di via Tagliamento. La copertura in lamiera è stata divelta dalla struttura di sostegno “e il sottostane materiale isolante si era disseminato in tutto il giardino della scuola e sulle piante limitrofe”, recita il documento comunale. Intervento per 4mila e 880 euro. I tecnici comunali hanno poi rilevato che gran parte della copertura in lamiera era divelta e altro materiale si era “accartocciato” sulla copertura stessa. “Il materiale isolante sotto le lastre tipo lana di roccia si è disperso nell’area giardino mentre pannelli fotovoltaici sono stati strappati dagli ancoraggi e sono caduti”. Intervento per un importo complessivo di poco più di 30mila euro.
GLI ALLAGAMENTI
Palazzo Estense è stato interessato da allagamenti che hanno anche provocato il distacco di alcuni stucchi. È inoltre stato necessario verificare il manto di copertura per un totale di poco meno di 5mila euro. Allagamenti anche in diverse sale espositive del castello di Masnago e nell’atrio, sono stati eseguiti controlli sulla copertura e di messa in sicurezza degli spazi. Costo: 6.100 euro. Al Centro Grilli a San Fermo il maltempo ha abbattuto due alberi: uno caduto da una proprietà privata ha interessato parte del tetto dell’edificio comunale, l’altro albero, invece, del parco comunale, è caduto sull’abitazione della parrocchia. Interventi per circa 9mila euro.
COLATE DI FANGO
Le strade più colpite per la caduta di alberi, detriti vari e ramaglie sono state le vie Monte Nero, Sanvito, dei Campigli, Walder, Pei Monti, Santa Maria degli Angeli e Piana di Luco. Molte le strade chiuse con transenne fino alla rimozione degli alberi e allo sgombero dei materiali. Costo complessivo: 5mila euro.
PIANTE E ARBUSTI
Sradicati e caduti centinaia di alberi di varie dimensioni. Interventi per traffico interrotto lungo la Sp1 a Capolago e alla Schiranna e in molte altre vie come le vie Verdi, Vico, Bertolone; alberi pericolanti in piazza Giovanni XXIII, in via Zonda, alla scuola elementare Collodi con albero sradicato e caduto su una abitazione di via Marmolada e in altre scuole. Altre piante pericolanti nei parchi Mylius e Mantegazza e ai cimiteri di Giubiano e Bizzozero. Danno enorme per la “devastazione completa” della pecceta di 60 anni sulla sommità dei Giardini Estensi. Costo complessivo dell’intervento, quasi 57mila euro.
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