FUTURO MIGLIORE
Varese, il messaggio natalizio del prefetto
Durante l’incontro a Villa Recalcati, il discorso di ottimismo e impegno: «Siamo desiderosi di farci carico dell’impresa di seminare fiducia!»

Il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, nel corso dell’incontro per gli auguri di Natale avvenuto ieri, lunedì 18 dicembre, a Villa Recalcati, ha lanciato un messaggio forte: impegno, ottimismo e fiducia per costruire un futuro migliore. Di seguito il testo del suo discorso. La prima parte, come precisato dal prefetto, è stata presa dal “Discorso alla città” fatto dall’arcivescovo di Milano il 6 dicembre scorso. Aggiungendo alla citazione di Milano “Varese, Lombardia, il mondo”.
Prima del suo discorso il prefetto ha voluto citare una frase di Piero Calamandrei: «Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri, dove sono stati imprigionati e nei campi dove furono impiccati». Parole pronunciate per condividere le emozioni provate durante la precedente visita a Saronno alla partigiana Ivonne Trebbi.
IL MESSAGGIO DEL PREFETTO
È come se una parola corale ci raggiungesse per chiamarci: «Ci saranno ancora, a Milano, a Varese, in Lombardia, nel mondo, uomini e donne che si fanno avanti per seminare fiducia? Ci saranno ancora a Milano, a Varese, in Lombardia, nel mondo, uomini e donne, che seminano fiducia perché meritano fiducia? Ci saranno uomini e donne che aiutano la città a cambiare aria perché sono onesti, sinceri, dediti al cene comune, affidabili nelle parole che dicono, trasparenti nel loro operare, virtuosi senza esibizionismi, costanti senza testardaggine, pronti alle responsabilità senza arrivismi? Ci saranno uomini e donne pronti a contribuire al presente e al futuro della città… praticando e promuovendo un umanesimo della fiducia, che non si curano per prima cosa di rendere attraente le città dando fiducia agli investitori, ma sono convinti che le città avranno un futuro se avranno abitanti, se avranno bambini, se custodiranno rapporti di solidarietà, di buon vicinato, di corresponsabilità?».
Ecco, credo fermamente che io e voi tutti possiamo rispondere da Varese questa sera all’Arcivescovo Mario con le sue stesse parole: «Sì, noi ci siamo! Sì, noi siamo desiderosi di farci carico dell’impresa di seminare fiducia, anzitutto meritando fiducia! Sì, noi ci facciamo avanti con fierezza e modestia, con una sorta di letizia insieme con un vivo senso di responsabilità. Sì, noi ci siamo, noi ci incarichiamo di essere seminatori di fiducia!».
È quindi con immensa gratitudine che riconosco in voi qui presenti, responsabili delle istituzioni statali, regionali, provinciali, comunali, rappresentanti del mondo dell’economia e del lavoro, delle associazioni e del volontariato, uomini e donne che si sono fatti avanti per dire: «Sì, noi ci siamo! Noi ci facciamo avanti volentieri per essere seminatori di fiducia e contrastare i mercanti che spacciano paura, scoraggiamento, depressione nella nostra terra. Noi ci facciamo avanti e diciamo alle città e a tutta la nostra terra: potete contare su di noi. Saremo seminatori di fiducia!».
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