COMUNITA’ PASTORALE
Varese, il nuovo prevosto: «esplorerò la realtà cittadina»
L’ingresso solenne l’8 dicembre, ma già in settembre Don Gabriele Gioia presiederà l’apertura del Settenario dell’Addolorata

Don Gabriele Gioia, il nuovo prevosto della città, prenderà possesso e farà il suo ingresso solenne nella parrocchia di San Vittore nel pomeriggio di domenica 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Il vicario episcopale, don Franco Gallivanone, presenterà alla comunità varesina il suo nuovo pastore nel corso della celebrazione che seguirà il tradizionale omaggio dei Vigili del fuoco alla Madonna con la posa di una corona d’alloro in cima al campanile del Bernascone.
Anche se si dovrà attendere ancora più di tre mesi per l’insediamento formale di don Gabriele alla guida delle quattro parrocchie che compongono la comunità pastorale “Sant’Antonio abate”, il 63enne sacerdote originario di Valmadrera, ha già celebrato, l’altra sera, la sua prima messa in basilica e domenica 8 settembre, alle 10, presiederà la celebrazione eucaristica che aprirà il Settenario dell’Addolorata.
«Non conosco ancora Varese, nei prossimi mesi - dice don Gabriele - cercherò di esplorare la realtà cittadina». La nuova tappa del suo ministero avrà comunque inizio nel pomeriggio di venerdì 6 settembre, al termine della settimana formativa per i presbiteri che cambiano destinazione al Centro pastorale ambrosiano di Seveso.
CHI E’ DON GABRIELE?
Il nuovo prevosto è nato a Lecco il 30 luglio 1961, secondo dei tre figli di Francesco ed Elena Del Sal. Il papà, scomparso quattro anni fa, figura di primo piano della comunità valmadrerese in qualità di amministratore pubblico, presidente dell’Azione cattolica e fondatore del centro di formazione professionale “Aldo Moro”, frequentò il seminario minore di Masnago. Un ruolo fondamentale nella maturazione della decisione del giovane Gabriele di intraprendere la strada verso il sacerdozio lo ha certamente avuto monsignor Luigi Stucchi, vescovo ausiliare della diocesi e vicario episcopale a Varese dal 2003 al 2012. Il piccolo Gabriele incontrò per la prima volta don Luigi quando egli era coadiutore nella parrocchia “Sant’Antonio abate” di Valmadrera. Conseguita la maturità classica al liceo “Manzoni” di Lecco, Gabriele si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all’università Statale di Milano e inizia un percorso di discernimento vocazionale di un anno sotto la guida di don Stucchi, frequentando contemporaneamente gli incontri vocazionali mensili al seminario di Saronno. Compagno di messa di monsignor Luigi Panighetti, dell’arciprete del Sacro Monte, monsignor Eros Monti, del prevosto di Desio, don Mauro Barlassina, e di Gallarate, monsignor Riccardo Festa, don Gabriele è stato ordinato nel Duomo di Milano dal cardinale Carlo Maria Martini il 7 giugno 1986.
Dopo l’ordinazione, don Gabriele è nominato coadiutore nella parrocchia di San Bernardo in Castellanza. Dal 1992 al 2005 gli viene affidata la cura spirituale degli studenti del collegio arcivescovile “Alessandro Volta” di Lecco e la responsabilità della scuola primaria dell’istituto. Nel 2005, viene nominato parroco della parrocchia di San Pietro in Cassano Magnago. Tre anni dopo, sostituisce don Claudio Galimberti alla guida della comunità pastorale “San Maurizio” che riunisce le tre parrocchie cittadine cassanesi, San Pietro, Santa Maria del Cerro e San Giulio. Nel 2019 don Gabriele viene trasferito nuovamente a Lecco dove assume l’incarico di rettore del collegio “Volta”.
Quest’anno, l’arcivescovo Mario Delpini gli chiede la disponibilità per affrontare un nuovo tratto del suo cammino pastorale. Una richiesta che egli accoglie con spirito di obbedienza, sorpreso della proposta ma, grato per la stima espressa nei suoi confronti dal suo vescovo.
Una nuova impegnativa sfida che don Gabriele si appresta ad affrontare con timore ma, anche con la consapevolezza di poter contare sull’amicizia e l’accompagnamento del suo compagno di classe e predecessore, don Luigi.
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