IL CAPOLUOGO AI RAGGI X
Varese, il Pgt “fotografa” la città
In Commissione Urbanistica analisi e dati dai vari assessorati. Si parte dalla popolazione. Marasciulo: «Percorso virtuoso»
Il Pgt (Piano di governo del territorio) è il puzzle della città formato da più tasselli: la dimensione urbanistica, quella ambientale, il quadro dei servizi (ad esempio: le scuole, dove e come migliorarne l’accessibilità), l’assetto della viabilità, la composizione del commercio e dell’industria, e non da ultima l’organizzazione da un punto di vista sociale. Non a caso, questo strumento di pianificazione è diviso in più “quaderni”, corrispondenti ai vari settori prima accennati.
Ebbene, questa lunga premessa serve a capire la complessità dell’iter che porta al traguardo del Pgt. Un iter che il Comune di Varese ha avviato. E che domani sera, giovedì 6 ottobre, segnerà un momento importante all’interno della Commissione Urbanistica, presieduta dall’avvocato Domenico Marasciulo, consigliere comunale del Pd: l’analisi di dati, una prima “fotografia” di Varese. «Inizieremo - spiega Marasciulo - da una relazione dell’assessore ai Servizi sociali, Roberto Molinari, che fornirà dati particolarmente significativi che riguardano l’età, la composizione della popolazione varesina, la distribuzione nei vari quartieri, e indicherà quindi le esigenze più sentite da un punto di vista sociale». A questo primo “screening”, seguirà nella prossima seduta della Commissione, l’analisi dell’assessore alla Cultura, Enzo Laforgia, e dunque - negli appuntamenti successivi - le relazioni tecnico-amministrative di ogni esponente della giunta fino a quella dell’assessore all’Urbanistica e alla Mobilità, Andrea Civati, molto attesa perché offrirà anche i numeri del traffico cittadino.
«Il calendario prevede una seduta al mese». Questi incontri, sottolinea Marasciulo, che è anche uno sportivo, servono «a sviluppare il dibattito, di analisi e anche di confronto politico, all’interno della Commissione».
Per il Pgt sono in campo, quanto agli aspetti tecnici, il Politecnico di Milano e l’Università dell’Insubria, quest’ultima incaricata proprio di formulare le analisi socio-economiche.
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