FERROVIA
Il ponte del degrado
Bivacchi, immondizia e mezzi abbandonati

Rotonda all’intersezione tra viale Valganna e viale Ippodromo. Si alza lo sguardo e si intravede quel mostro di cemento che è il ponte pedonale della ferrovia Rfi, ripristinata da pochi anni e che garantisce il collegamento dell’Arcisate- Stabio. Un ponte molto utilizzato dagli abitanti delle case popolari (e di altre abitazioni) di via Giambologna che non hanno vicino alcun tipo di servizio e per andare a prendere un caffè al bar o a fare la spesa o per prendere l’autobus, dovrebbero camminare a lungo facendo tutto il giro del quartiere o prendere l’auto. Quel ponte è diventato un nascondiglio, e nemmeno ben celato, di immondizia di ogni genere e di sacchi veri e propri di rifiuti abbandonati sotto le scale e accanto alle pareti della struttura. Gli abitanti dei tanti edifici di viale Valganna che si affacciano sul piazzale di auto e che hanno a pochi metri di distanza il ponte, dicono che spesso la sera si ritrovano gruppi di più o meno giovani a divertirsi, bere, fumare e probabilmente a dedicarsi ad altre sostanze e che l’indomani si trova di tutto sul lungo camminamento che attraversa i binari e sulle scale. «Hanno tolto la vecchia plastica scura che ricopriva il passaggio ed era tutta rovinata e hanno messo l’asfalto, ma questo luogo continua a rimanere terra di nessuno e rifugio per molti sbandati o per chi semplicemente vuole disfarsi della pattumiera, ci fossero almeno dei cassonetti forse la situazione sarebbe meno indecorosa».
Nel piazzale Valganna e anche nel tratto di via Giambologna più vicino al ponte, vi sono mezzi abbandonati da mesi, così come in un altro punto completamente diverso e accanto a un altro ponte, sopra il quale però corrono i binari, quello di via Monte Santo all’incrocio con piazzale Kennedy. Qui da parecchio tempo è fermo un furgone abbandonato, proprio accanto all’ingresso del deposito del banco di solidarietà Nonsolopane, su per la stradina immersa nella vegetazione che costeggia parte del tracciato ferroviario, a poca distanza dalla partenza della stazione Rfi (quella dello Stato). E foresta e vegetazione davvero florida, oltre a parecchia immondizia, circondano sia la massicciata della ferrovia in viale Valganna sia quella “a vista” su piazzale Kennedy, dietro i cartelloni pubblicitari e davanti alla voragine che si è aperta un anno fa sull’asfalto a causa di un cedimento probabilmente collegato al fatto che sotto scorre il torrente Vellone.
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