IL DISASTRO
Campo dei Fiori: strage di alberi
Il Sentiero 1 è devastato da abeti e faggi sradicati dal vento dei giorni scorsi

Prima le fiamme, poi il vento: non c’è pace per il Campo dei Fiori. A flagellare la vetta della montagna più amata dai varesini sono tornate, nelle scorse settimane, violente raffiche che pochi giorni fa hanno raggiunto anche i cento chilometri orari. E le pesanti conseguenze sul bosco sono sotto gli occhi di quanti percorrono uno dei tracciati più frequentati del parco, ossia il sentiero numero 1, nel tratto che dal belvedere dell’Osservatorio astronomico porta fino al Forte d’Orino.
Basta guardarsi attorno, lungo quei 4,3 chilometri di percorso, per vedere abeti, faggi e altre piante letteralmente abbattuti, adagiati a terra, con le radici strappate via dal terreno a cui sono state ancorate per anni, in qualche caso anche decenni.
PERCORSO INTERROTTO
In tre punti i tronchi sono arrivati a sbarrare il passaggio: in un caso si riesce a scavalcare il fusto senza particolari problemi, mentre negli altri due casi occorre aggirare il tratto spostandosi di qualche metro a monte o a valle, dove peraltro il frequente passaggio di escursionisti ha già creato dei piccoli tracciati “alternativi”.
Qualche difficoltà in più, invece, per quanti si recano al Forte d’Orino in bicicletta.
Tra le cause della vera e propria strage di alberi non c’è stato soltanto il vento: in molti casi le raffiche infatti hanno inferto il “colpo di grazia” a tronchi già fiaccati dal violento incendio doloso scoppiato nell’autunno del 2017 proprio al Campo dei Fiori. Le fiamme, partite dai boschi sopra Luvinate, avevano risalito la montagna fino a raggiungere le abetaie che si trovano lungo il Sentiero 1, appunto.
LA RIPIANTUMAZIONE
Va detto comunque che qui poi sono stati compiuti vari interventi di ripiantumazione nel corso dei mesi successivi: a ridosso del parco della Cittadella delle Scienze, ad esempio, nel novembre scorso una sessantina di dipendenti della azienda Zeiss, specializzata nella produzione di lenti, ha messo a dimora circa cinquanta piante, dopo aver rimosso ramaglie bruciate dalle fiamme; mentre nel maggio precedente erano state piantumate decine di faggi a poca distanza dal piazzale d’ingresso, in una domenica mattina che s’era tramutata in un’occasione di festa per la rinascita del parco dopo le fiamme.
OGGI IL SOPRALLUOGO
Per quanto riguarda le piante cadute nei giorni scorsi, il presidente del Parco regionale del Campo dei Fiori, Giuseppe Barra, ha assicurato che proprio oggi, martedì 9 aprile, è previsto un sopralluogo in vetta da parte dei tecnici.
«Era già stato previsto - ha commentato - proprio per valutare come e quando intervenire: alcuni degli alberi caduti sono di grosse dimensioni e quindi occorrerà pianificare con più attenzione le modalità di rimozione. Questo, infatti, resta uno dei sentieri più frequentati, e anche per questo motivo monitorati e curati dalle nostre squadre».
Insomma, l’attenzione è massima e la volontà è quella di far tornare il tracciato pienamente percorribile quanto prima.
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