LA CERIMONIA
Varese incorona Max Cavallari: a lui la Girometta d’Oro
Cerimonia a Palazzo Estense: al “Fico d’India” il riconoscimento della Famiglia Bosina

È Max Cavallari dei Fichi d’India il destinatario della Girometta d’Oro, onorificenza istituita dalla Famiglia Bosina nel 1958 per premiare i varesini che portano lustro, oltre i confini, alla città. L’artista si aggiunge alla Polha - associazione a cui è stato conferito il premio lo scorso anno - e a tutta una serie di varesini che si sono distinti in campi diversi, tra cui Rosita Missoni (2013), Beppe Marotta (2016), Giovanni Verga del comitato Maria Letizia Verga (2018), i lavoratori varesini nel tempo del Covid (2019).
Max Cavallari lo scorso ottobre ha pubblicato il libro “Non spegnere la luna. Fichi si nasce, amici si diventa”, nel quale ripercorre la carriera insieme a Bruno Arena (scomparso nel settembre scorso) con cui formava il duo dei Fichi d’India. Il premio - conferito oggi, domenica 7 maggio, in Salone Estense - è un modo per dare a Max Cavallari uno stimolo «per continuare il suo lavoro con allegria, guardando avanti con il sorriso» ha detto Luca Broggini, Regiù della Famiglia Bosina.
Premiati anche i Maestri del Lavoro cittadini. Lo scorso anno erano cinque, quest’anno invece è uno: Edoardo Rimoldi dipendente della Leonardo di Nerviano. «Ci onora dare questo premio il giorno della festa di San Vittore, che ha speso la propria vita a testimoniare la bellezza e la gioia del lavoro», è il commento di Emilio Frascoli, presidente dei Maestri del Lavoro.
Tra i premiati di oggi, anche le attività commerciali: il panificio Pigionatti di piazza Motta che ha quasi 80 anni e la pescheria Piccinelli recentemente trasferitasi da corso Matteotti a via Veratti che compie quasi 100 anni.
Al termine della messa delle 11.30 nella basilica di San Vittore, ci sarà poi la premiazione della lissaghese Paola Macchi, che verrà eletta mamma dell’anno. Il premio dedicato alla mamma è stato istituito anche per mettere in luce diverse sfaccettature della maternità. Quest’anno la scelta è caduta su una mamma che dal 2019 attendeva il concretizzarsi di un’adozione.
© Riproduzione Riservata