ALLARME ACQUA
Gasolio a 2 km di profondità
Montagna inquinata, il Parco scrive al ministero dell’Ambiente

Il vapore di gasolio è arrivato fino a due chilometri dentro la montagna. Lo hanno «annusato» e sentito per ore, fino a due chilometri di profondità, gli speleologi del Cai di Varese che stanno verificando lo stato di salute delle grotte dell’area carsica del Campo dei Fiori (sotto il coordinamento del geologo Alessandro Uggeri), dopo l’inquinamento da idrocarburi delle acque che ha lasciato all’asciutto per una settimana settemila cittadini.
Sottoterra è stato anche eseguito il campionamento delle acque. Per l’evidente inquinamento dell’ambiente, il pericolo che al prossimo acquazzone il gasolio possa scendere a valle e colpire di nuovo le sorgenti, ieri, giovedì 25 giugno, l’ente Parco del Campo dei Fiori ha inviato una lettera al ministero dell’Ambiente e al prefetto Dario Caputo. «Il sistema carsico è contaminato, crediamo ci possa essere una condizione di rischio in caso di altre piogge ed è necessario stabilire come intervenire», commenta Giuseppe Barra, presidente dell’ente Parco.
Valori non preoccupanti di idrocarburi sono stati rilevati nella acque potabili, l’emergenza è rientrata, ma nella parte alta, cioè sopra le sorgenti, il problema della fuoriuscita del gasolio da una vecchia cisterna è evidente. Sono entrate nel vivo ieri mattina le operazioni di estrazione del serbatoio interrato, che è stato individuato come probabile causa dell’inquinamento da idrocarburi. La fuoriuscita di gasolio ha inquinato la montagna e, nei giorni scorsi, anche le acque che arrivano fino ai rubinetti.
Il serbatoio si trova nell’area militare. Si è proceduto con «le fasi di estrazione del serbatoio interrato ammalorato e alla successiva fase di rimozione del terreno immediatamente sottostante», fanno sapere da Arpa Lombardia il cui personale è stato presente e ha seguito le operazioni compiute nell’area di pertinenza militare ora trasformata in stazione radio del Battaglione Frejus.
Lunedì 29 in Comune è prevista una riunione tra tutti gli enti coinvolti in questa complicata vicenda che ha due fronti, difficili da comprendere per i cittadini: quello dell’inquinamento ambientale e quello dell’inquinamento (risolto) dell’acqua potabile.
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