La fidanzata ricorda Wassim: «Innamorato della vita»
AMORE E DOLORE

Dolore e amore: sono i due tratti che emergono dal ricordo di Giulia Buzzetti, fidanzata di Wassim Ben Soltana, il ventenne cittadino italiano originario della Tunisia annegato venerdì scorso scivolando nelle acque del fiume Verzasca in Canton Ticino mentre trascorreva una giornata di ferie insieme ad un amico.
BELFORTE SOTTO CHOC
Una tragedia che ha sconvolto il rione di Belforte e non solo, dove il giovane viveva con i genitori, e tanti ragazzi che lo conoscevano soprattutto per il suo secondo lavoro, addetto alla sicurezza nei locali della provincia, in particolare a Busto Arsizio.
«PIENO DI VITA»
Di giorno faceva l’operaio e progettava un futuro con la sua Giulia.
La ragazza affida ora i suoi pensieri alla Prealpina, ricordando le tante passioni di Wassim: «Amava viaggiare mentre io non molto, qualche giorno fa siamo andati a Gavirate a fare l’aperitivo e progettavamo di andare in Egitto per il suo 21esimo compleanno, il 22 dicembre». Una relazione iniziata da qualche anno: «Il mio amore era un ragazzo pieno di vita e con una voglia di vivere che abbatteva qualsiasi cosa, era un gran testone e faceva sempre di testa sua. Un giorno per scherzare mi disse “ti sposo” e io gli scrissi che mi sarei addirittura convertita alla sua religione pur di vivere con lui tutta la vita». Prima la scuola all’Enaip di Varese, poi subito in ditta per mantenersi.
«UNA PARTE DI ME E’ MORTA CON LUI»
«Era un gran lavoratore ed è vero, non mi faceva mancare nulla (…) - scrive ancora Giulia -. Una parte di me è morta con lui, era lui il forte della coppia, non io. La sera prima abbiamo dormito assieme ed è stata una notte fantastica, nulla è andato storto e dopo i burrascosi conflitti che abbiamo avuto finalmente dopo un po’ di mesi mi ha detto “ti amo”, ora ho capito che se il destino è stato così crudele io almeno ho avuto in qualche modo il suo addio». Giovani, entrambi bellissimi, sportivi, innamorati: una bella coppia abituata a parlare di temi profondi, con lo sguardo rivolto anche alla famiglia di Wassim travolta adesso dalla sofferenza.
LE SORELLINE
«Gli ho promesso che mi prenderò cura delle sue stupende sorelline e di proteggerle come se fossero mie, esattamente come faceva lui - scrive ancora Giulia -. Innamorato della vita, innamorato della sua famiglia, pazzo di me. Recentemente pensavamo ad una convivenza, non ora, però ne parlavamo un po’ così, guardavamo su immobiliare.it. Il nostro sarà un amore eterno».
IL SI’ ALLE NOZZE
La mente torna ai tanti momenti vissuti insieme, alle promesse dei vent’anni, alle aspettative pensando di avere tutta una vita davanti da trascorrere insieme.
«Alla tua domanda un po’ così giocosa ma ripetuta più volte “io ti sposo” io ti dico “sì.” Ti chiedo scusa se sono stata pesante e ogni tanto un po’ pretenziosa, spero che da lassù tu potrai perdonarmi, ma ti assicuro che mi sono consumata nell’amarti e per te proverò ad essere forte. Te lo prometto “papi” (come lo chiamavo io) - prosegue la lettera della ragazza -. Solo noi sappiamo quanto amore avevamo, gli altri lasciamoli parlare. Tu sarai per sempre il mio Boss, come dicevi tu. “Cascasse il mondo, ma io con te e tu con me” era una promessa e lo sarà per sempre. Ti amo molto amore», conclude Giulia, che sul suo profilo Facebook pubblica le foto felici insieme e una scritta: Wassim per sempre.
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