NUOVO SCONTRO
Varese: la Lega chiede la censura del sindaco
Istanza al presidente del Consiglio comunale. Angei: «Dieci interrogazioni e Galimberti non risponde. Ora basta». Scoppia un caso politico e istituzionale

Un nuovo, l’ennesimo affondo della Lega nei confronti del sindaco di Varese, Davide Galimberti, che guida una giunta di centrosinistra.
Il vice capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale, Stefano Angei, era già partito all’attacco ieri, venerdì 27 giugno, con tre interrogazioni sullo stipendio del sindaco, sul canile ai Duni e sul caso ippodromo.
Oggi, sabato 28 giugno, nuovo pressing e stavolta più pesante: censura del comportamento del primo cittadino. Il motivo? Ecco la nota dissuda da Angei: «Uno dei compiti dei consiglieri comunali, quello principale a mio avviso, è quello di dare risposte serie ai cittadini di Varese. Lo strumento migliore per poterlo fare è quello dell’interrogazione. Il problema sorge quando chi viene interrogato fugge dal rispondere, ecco cosa è avvenuto con ben 10 interrogazioni che avevo protocollato il 20 maggio e tutte indirizzate al sindaco Galimberti». In sostanza, l’accusa è quella di aver ignorato, o meglio non dato risposta, a 10 interrogazioni che giacciono da oltre un mese.
«Il fatto che Galimberti non abbia risposto, denota nuovamente un senso di assolutismo che ormai guida lui e parte della maggioranza, in barba a ogni regola istituzionale e soprattutto mancando di rispetto ai varesini, i quali pagano il suo stipendio e tra i suoi compiti, rientra quello di sottoposti a quello che tecnicamente viene definito "sindacato ispettivo" - sostiene Angei -. Insomma se noi consiglieri vogliamo "guardare dentro" le questioni amministrative, il sindaco si chiude a riccio e si arrocca nel palazzo. Ecco perché ho presentato questa istanza di censura al presidente del Consiglio Comunale, il quale ha il potere di obbligare il sindaco a rispondere».
«Purtroppo, il presidente, visto quanto sta gravemente accadendo anche nelle commissioni consiliari, non ha ancora preso una posizione di tutela, cosa che il suo ruolo gli impone, nei confronti dei consiglieri comunali - osserva ancora l’esponente della Lega -. Il livello di bassezza, istituzionale più che politica che il sindaco e la maggioranza hanno fatto raggiungere al Comune di Varese, non ha eguali nella storia. La Lega continuerà a tenere il punto e a battagliare in ogni luogo, insieme ai cittadini di Varese, per difendere una città che è sempre più allo sfascio e dove sembra che anche le normali regole democratiche, non siano più in vigore».
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