URNE IN PIAZZA PODESTÀ
Varese, la Lega elegge il nuovo segretario
Convocato per il 22 ottobre il congresso cittadino. «Anniversario del referendum sull’autonomia». I papabili: Bordonaro o un leghista della prima ora

La Lega torna alle urne dopo 7 anni per eleggere il nuovo segretario cittadino. Dal Consiglio federale di Milano, martedì 27 settembre, all’indomani delle Politiche, era giunta un’indicazione chiara: via libera ai congressi e quelli locali (provinciali e sezioni) da convocare possibilmente entro la fine di ottobre. Detto, fatto a Varese, dove la segretaria cittadina del Carroccio è retta dal commissario Marco Bordonaro.
Urne nell’anniversario dell’autonomia
Il congresso della sezione di Varese, che ha sede in piazza Podestà, si svolgerà in una data non casuale: «Il 22 ottobre, quinto anniversario del referendum sull’autonomia» rivela Bordonaro.
La decisione è stata presa ieri sera, mercoledì 29 settembre, nella riunione della militanza, alla quale hanno preso parte anche la vice presidente del Consiglio regionale, Francesca Brianza, e la capogruppo a Palazzo Estense, Barbara Bison, seppure iscritte in un’altra sezione della Lega.
Un “padre nobile” per il congresso
Il congresso cittadino dunque si svolgerà sabato 22 ottobre, con prima e seconda convocazione, tutto in giornata, per il voto e la proclamazione del nuovo segretario e dei 10 componenti che faranno parte del direttivo cittadino. La presentazione delle candidature verrà ufficialmente aperta nei prossimi giorni e i leghisti che vogliono farsi avanti lo potranno farlo fino al 20 ottobre. Ogni congresso cittadino della Lega a Varese - l’ultimo, come detto, risale a giugno del 2015 con l’elezione di Marco Pinti - ha un presidente e un “padre nobile”: il primo è ancora da nominare, il secondo già individuato, si tratta dell’assessore regionale a Cultura e Autonomia, Stefano Bruno Galli. Anche da questo d’intuisce che l’autonomia è la parola d’ordine per la ripartenza del Carroccio dopo il tonfo elettorale.
I papabili alla segreteria
Chi sono i papabili alla guida della sezione di Varese, la Betlemme del Carroccio? Marco Bordonaro, attuale commissario, ha spiegato ieri sera di non volersi candidare ma di essere a disposizione. In sostanza: se gli viene chiesto, come è stato per questa fase da traghettatore, lo farà. Altri? In sezione, sono tanti i militanti che vedrebbero di buon occhio il ritorno alla guida di uno degli “storici”, ovvero un leghista della prima ora o con tanti anni di esperienza, magari anche nella veste di consigliere comunale o assessore. Ma non viene fuori un nome. Gli ex assessori, Carlo Piatti, Fabio Binelli (non ha rinnovato la tessera pur restando nella Lega), Gladiseo Zagatto e Sergio Ghiringhelli , così come Roberto Parravicini, già consigliere comunale, è difficile che vogliano rimettersi in gioco con un ruolo così impegnativo. Al momento, dunque, tutto è possibile sul fronte candidature. L’auspicio di Bordonaro è di arrivare ad una soluzione unitaria, un nome che vada bene a tutta la sezione.
Sarà il diciannovesimo
Il segretario cittadino che uscirà dalle urne interne del 22 ottobre, sarà il 19esimo leghista (c’è chi l’ha fatto però per più mandati o periodi di commissariamento) ad assumere il timone della sezione. Ecco l’elenco: dal 1990, anno di fondazione della sezione, si sono segguiti, anche a più riprese, Fabio Binelli, Giovanni Motta, Carlo Crosti, Sergio Ossola, Aldo Fumagalli, Giampaolo Scotton, Modesto Verderio, Roberto Maroni, Andrea Mascetti, Pietro Reina, Stefano Cavallin, Franco Barosi, Marco Cerini, Carlo Piatti, Emanuele Monti, Marco Pinti, Andrea Gambini, Cristiano Angioy Viglio e quindi Marco Bordonaro.
«Analisi del voto serena»
Nella riunione di sezione di ieri sera, è stata fatta ovviamente anche un’analisi del voto che ha visto la Lega uscire ridimensionata, anche in Lombardia, anche a Varese. «È stata una discussione serena, non c’è stata la corsa a dire che è colpa di questo o dell’altro, o di una certa linea politica. Ho molto apprezzato questo atteggiamento positivo» spiega Bordonaro. «Abbiamo incentrato poi la discussione sui valori e le priorità: l’autonomia è un obiettivo che dobbiamo raggiungere».
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