VERSO IL VOTO
La Lega ha scelto: «Bianchi, corri tu»
Giorgetti chiama Salvini: via libera alla candidatura per il 2021nella corsa alla poltrona di sindaco di Varese per l’attuale segretario regionale e deputato

Non è ufficiale, l’annuncio verrà dato non prima di due o tre settimane. Ma è come se lo fosse visto che Matteo Salvini ha dato il via libera: il candidato sindaco della Lega alla poltrona di primo cittadino di Palazzo Estense sarà Matteo Bianchi.
La svolta nei giorni scorsi, quando il leader del movimento, impegnato nella campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna, è stato informato da Giancarlo Giorgetti della scelta di puntare, su Varese, per le amministrative del 2021, sull’omonimo Matteo, che ora siede in Parlamento. «Perfetto» sarebbe stata la risposta di Salvini. E così sia.
Qui comincia l’avventura di Bianchi, al quale viene chiesto un passo indietro rispetto all’attuale posizione, un pendolarismo politico al contrario: da Roma alla Città Giardino. Il diretto interessato non conferma e non smentisce. E non potrebbe essere diversamente. Ma la prova, semmai ce ne fosse bisogno, che sarà lui lo sfidante di Davide Galimberti, ricandidato dal Pd, si è avuta in settimana: lo hanno visto al cantiere nella zona delle stazioni ad osservare e dialogare con un paio di commercianti. È già in campo, anzi sul ghiaccio, ricordando che Bianchi è stato un giocatore di hockey, lo sport al quale si è sempre ispirato nelle sue arringhe interne al movimento: «Siamo una squadra, ragioniamo da squadra».
L’ufficialità, come detto, verrà data entro la metà di febbraio. Anche perché c’è un passaggio preliminare, a breve, forse già nei prossimi giorni: Bianchi incontrerà il segretario lombardo della Lega, Paolo Grimoldi, per definire il modus operandi. In sostanza: come impostare la campagna elettorale e, soprattutto, come reimpostare la coalizione di centrodestra. Su quest’ultimo aspetto, la figura di Bianchi potrebbe essere agevolante, aggregante.
Lui ha sempre rappresentato, da segretario provinciale della Lega (lo è da sette anni), l’ala dialogante del Carroccio, al punto da essere definito, dall’altra ala, «un po’ troppo democristiano».
Ma come l’ha presa Bianchi? Ha risposto col classico “obbedisco” o ha mostrato entusiasmo per una “missione” che comunque lo costringe a lasciare il Parlamento? Avrebbe confidato che questa sfida lo appassiona. È probabile che chiederà a Grimoldi ampi margini di autonomia nel trattare, lui in prima persona, con gli alleati. Vorrebbe carta... Bianchi.
Il candidato non è di Varese. Vive a Morazzone. E questo può rappresentare un punto a sfavore in campagna elettorale. Anche se ha studiato a Varese (dalle elementari alle superiori) e orbita ormai più sul capoluogo che sul suo paese. Dunque, il dado è tratto. Nella scelta di puntare su Bianchi, maturata da Attilio Fontana, presidente della Regione, e Giancarlo Giorgetti, ha influito anche la rinnovata linea, dettata da Salvini, di schierare sul territorio uomini di partito già affermati. A sostenere la lunga corsa verso Palazzo Estense - una maratona di oltre un anno - sarà in prima linea anche il consigliere regionale Emanuele Monti, al quale potrebbe essere chiesto un sostanzioso contributo di tempo da spendere in campagna elettorale. Bianchi, ovviamente, prima della presentazione ufficiale, parlerà alla sezione varesina della Lega. Dirà ancora «siamo una squadra».
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