DOPO 21 ANNI
Benzina, stop alla carta sconto
La Regione sospende le agevolazioni per le aree di confine dal primo marzo

Da lunedì 1° marzo la Carta sconto benzina non c’è più. O, meglio, verrà sospesa. Dopo ventun’anni il meccanismo che permetteva uno sconto a chi effettuava benzina nell’area prealpina vicina al confine con la Svizzera, sarà bloccato integralmente per la prima volta da quando venne concepito.
Lo ha deciso, con un decreto, la Regione Lombardia in quanto, come spiegano dagli uffici di Milano, «al momento, non sussistono i presupposti che ne giustificano l’attuazione sia nei Comuni di fascia A (da 0 a 10 chilometri) sia nei Comuni di fascia B (da 10,001 a 20 chilometri)».
E, quindi, una buona fetta di territorio della provincia di Varese resta senza agevolazioni. Del resto già da tempo lo sconto si era molto ridotto.
Le motivazioni
La riduzione può essere praticata soltanto se la differenza di prezzo ordinario con la Confederazione elvetica è superiore a 5 centesimi di euro al litro. Un limite che è stato superato a seguito dell’ultima rilevazione, effettuata il 13 gennaio 2021, comunicata dall’ambasciata italiana presso la Confederazione elvetica. Il prezzo medio praticato in Svizzera risulta infatti essere pari a 1,44 euro per la benzina e 1,47 euro per il gasolio, mentre il prezzo medio praticato in Italia, certificato dal ministero per lo Sviluppo economico, è pari a 1,45 euro per la benzina e 1,325 euro per il gasolio.
«La sospensione della misura – aggiungono da Milano - sarà valida fino a ulteriori determinazioni, a seguito di future rilevazioni e cioè fino a quando la differenza del prezzo medio ordinario tra la Svizzera e l’Italia non ne consentiranno la riattivazione». Insomma, la Carta sconto benzina è come se finisse in freezer, pronta, eventualmente, a essere scongelata nel caso in cui la bilancia dei prezzi tornasse a pendere come prima.
Addio riduzioni
E così, dal 1° marzo i cittadini che beneficiano dello sconto carburante non potranno effettuare rifornimento a prezzo scontato e i gestori degli impianti di distribuzione abilitati allo sconto non potranno erogare benzina e gasolio a prezzo agevolato. Invece i cittadini interessati che ancora non sono censiti nel sistema sconto carburante, potranno comunque recarsi presso il proprio Comune di residenza per chiedere l’attivazione della Cns ai fini del beneficio, nella prospettiva che il differenziale di prezzo consenta la riattivazione della misura agevolativa.
«Si tratta di un momento storico – afferma Stefano Roselli, referente provinciale di Faib-Confesercenti – ma non deve essere visto come qualcosa di negativo. Vuol dire semplicemente che in Svizzera il carburante costa di più e, quindi, anche se in questo periodo ci sono molte restrizioni nel superamento della frontiera, il consumatore non ha più convenienza ad andare oltreconfine a effettuare il pieno. Se fra uno o sei mesi la situazione cambierà ancora, potrebbe tornare tutto o parzialmente come prima».
Le scelte svizzere
La decisione è stata presa a seguito di quanto avvenuto in Svizzera: il 20 dicembre 2019, infatti, il Parlamento rossocrociato ha prorogato i termini delle agevolazioni fiscali per il gas naturale, il gas liquido e i biocarburanti, decidendo così che le agevolazioni fiscali vigenti per i carburanti puliti fossero prorogate fino al 31 dicembre 2023. Inoltre è stato deciso che le perdite fiscali risultanti dalla promozione dei carburanti puliti sarebbero state compensate fino al 31 dicembre 2028 da una maggiore imposizione dei prodotti più comuni e inquinanti. E così il 1° luglio 2020 il Consiglio federale ha deciso di aumentare le aliquote d’imposta per la benzina e l’olio diesel di 3,7 centesimi al litro, a partire dal 1° gennaio di quest’anno. Dando vita a un effetto domino che ha provocato la sospensione della Carta sconto benzina.
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